consulenze, ferite, abrasioni, contusioni, ustioni di primo grado, patologie dermatologiche o oculistiche minori, traumi contusivi lievi, rinocongiuntiviti e altre problematiche cliniche di lieve (codici bianchi e verdi ), anche al pronto soccorso del presidio ospedaliero SS Cosma e Damiano di Pescia, ora le trattano gli infermieri. La nuova modalità organizzativa si chiama “see&treat”, letteralmente “guarda e tratta”. Dallo scorso aprile ad oggi 250 pazienti che si sono recati al pronto soccorso di Pescia sono stati trattati solo dagli infermieri . “Rappresentano circa il 4% sul totale degli accessi ma, trattandosi di una fase sperimentale, è già un buon risultato –precisa il direttore della struttura il dottor Fabio Daviddi che oltre a commentare positivamente i dati ritiene soddisfacente l’avvio del servizio, che ha permesso a molte persone una più rapida presa in carico ed un miglioramento complessivo del loro percorso diagnostico.
Sono, al momento in totale otto gli infermieri in campo abilitati a svolgere questa specifica attività che si svolge all’interno del pronto soccorso, in un Ambulatorio dedicato. Gli infermieri “Per acquisire la certificazione a svolgere tali competenze- spiega la coordinatrice infermieristica dott Zaira Vinci- hanno tutti seguito il corso di formazione regionale per un totale di 180 ore”. Gli infermieri dedicati al “see&treat” svolgono l’attività in completa autonomia, secondo i protocolli previsti dalla Regione Toscana che ha previsto di inserire 49 patologie non urgenti che possono essere valutate e trattate dal personale infermieristico. Come nella gran parte dei pronti soccorso questa nuova modalità organizzativa permette ai medici di concentrasi sui casi maggiori e che necessitano di interventi tempestivi (codici rossi). Gli infermieri riferiscono che nei 250 casi trattati la casistica è stata prevalentemente di tipo traumatico, molte anche le piccole patologie dermatologiche. Per i mesi estivi si attendono tanti pazienti con ustioni da esposizione solare, punture di insetti, orticarie e congiuntiviti. Tutte problematiche che una volta risolte si possono gestire a livello domiciliare. “Sempre nell’ottica di migliorare i percorsi e l’assistenza -aggiunge il dottor Daviddi- l’attuale protocollo operativo delle patologie non urgenti potrebbe essere implementato e reso più funzionale alle esigenze dei pazienti”
fonte http://www.gonews.it/2015/06/25/gli-infermieri-ti-curano-le-patologie-minori-e-impieghi-meno-tempo/