NUORO. Lunedì mattina si sono riuniti in assemblea, e al termine dell’incontro hanno deciso di proclamare ufficialmente lo stato di agitazione. Una forma di protesta che nasce dopo diverse segnalazioni all’azienda sanitaria circa perduranti carenze di organico, in particolare all’ospedale San Francesco, e per l’organizzazione del lavoro. Gli infermieri dell’Asl 3 sono, insomma, sul piede di guerra. E in una lettera inviata dalle loro Rsu, le rappresentanze sindacali unitarie, e da Cgil, Uil, Nursind, Fsi, Uil, Nursing-up al prefetto Giovanni Meloni, al commissario straordinario dell’Asl 3, Mario Palermo, spiegano nel dettaglio le loro ragioni.
«Da tempo – scrivono – gli infermieri e il personale di supporto in servizio presso i vari servizi ospedalieri aziendali e territoriali e, in particolar modo al presidio ospedaliero San Francesco di Nuoro, denunciano una grave situazione organizzativa nei servizi assistenziali dovuta alla carenza di personale ed a una pessima organizzazione degli stessi». Le difficoltà, secondo i sindacati, « sono dovute principalmente alla carenza di personale infermieristico, di Oss e ausiliari, indispensabili nell’assistenza al paziente, all’indice elevatissimo di occupazione dei posti letto, con grave pregiudizio della dignità degli utenti, all’attribuzione forzata
di mansioni improprie da dove il demansionamento diventa una regola». Ma la situazione si fa ancora più grave con il periodo delle ferie. Per questo, i sindacati e l’Rsu chiedono al prefetto di fissare la data del tentativo di conciliazione tra sindacati e azienda
fonte la nuova.it