: Scrivere in stampatello sulla cartella clinica potrebbe permettere di prevenire l’84% degli errori di prescrizione terapeutica. È quanto è emerso durante il seminario interattivo “Paziente sicuro in ospedale”, che si è tenuto il 12 e il 13 giugno presso l’Azienda ospedaliera San Giovanni Addolorata di Roma.
Ogni anno in Italia, su un totale di 8 milioni di ricoveri, vengono riscontrati circa 320 mila errori di prescrizione. Di questi, 8 su 10 sono dovuti all’errata interpretazione della grafia del medico. Per questo motivo, le nuove linee guida della Regione Lazio per la “Gestione del rischio clinico in ospedale” stabiliscono che, d’ora in poi, gli operatori sanitari debbano scrivere sulla cartella clinica dei pazienti in stampatello.
“Il collega o l’infermiere non comprende la scrittura del medico che ha indicato la cura e questa viene modificata – spiega Alessandro Boccanelli, presidente dell’Associazione Salute e Società Onlus e co-presidente della Società Italiana di Cardiologia Geriatrica (Sigce) -. Basterebbe scrivere sempre in stampatello sulle cartelle cliniche per prevenire moltissimi guai, visto che proprio gli errori di prescrizione sono responsabili, in un caso su due, degli incidenti durante i trattamenti, mentre gli errori di somministrazione sono il 26% e quelli di distribuzione il 14%”.
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dalle scelte semplici ed a isorisorse si hanno i migliori benefici, non solo per la degenza, ma è specialmente per le impegnative del ssn.