Notti insonni per una gran parte di italiani in questi giorni di caldo torrido. Ma oltre alle temperature che poco si conciliano con il riposo notturno, molti pagano con la veglia forzata anche gli errori a cena. Grigliate, cibi piccanti, formaggi fermentati, alcol, dolci e persino l’ottimo pesce azzurro rischiano di impegnare troppo l’organismo nella fase digestiva, aumentando ancora di più il disagio che impedisce il riposo.
“In estate – spiega Ciro Vestita, nutrizionista e fitoterapeuta dell’università di Pisa – con le temperature elevate, è difficile utilizzare l’alimento che per eccellenza concilia il sonno, ovvero il latte caldo con il miele (meglio se di tiglio). Anche perché se non è caldo non ha l’effetto desiderato. E, per lo stesso motivo, non sono proponibili nemmeno le tisane calde, sempre con il miele. Si può però utilizzare la camomilla fredda. E’ un rimedio blando ma che può essere utile”. A fare la differenza è la scelta del menù per la sera. “Assolutamente da evitare, soprattutto per chi non è più giovanissimo, la carne. Per digerire una bistecca ci vogliono ore. Anche il pesce azzurro, che dal punto di vista nutrizionale è ottimo, è più difficile da digerire rispetto ai pesci a carni bianche, che in questo periodo vanno preferiti a cena”.
Per l’ultimo pasto della giornata, almeno in questi giorni torridi, meglio quindi scegliere “oltre al pesce a carne bianca, insalate fresche e formaggi leggeri come feta, caciocavallo o mozzarella”. Al momento del dolce, poi, “la scelta migliore sono i sorbetti al posto del gelato o di altre preparazioni, facilissimi da digerire e buoni” .
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Focus.it