Pubblicato: 24 Settembre 2015
Dallo scorso giugno tutti gli infermieri che desiderano essere trasferiti in un’altra azienda della regione rispetto a quella in cui lavorano, o fuori dalla regione, non potranno più essere bloccati dall’Asl dove sono assunti, che dovrà lasciarli liberi. “Si tratta di un passo avanti molto importante per noi – spiega Claudio Delli Carri, segretario regionale del Nursing Up, Sindacato degli infermieri – perché prima, per arrivare a vedere soddisfatto quello che per noi era in diritto, sancito dal decreto Madia, era necessario ricorrere a un giudice del lavoro”.
Un esempio, per capire la portata di questa novità, è quello di un’infermiera di Vercelli che dopo avere partecipato al bando per la mobilità volontaria all’interno della regione, indetto dall’Asl di Biella, ed essere risultata idonea al trasferimento da Vercelli, si era vista negare il nulla osta proprio da parte dell’Asl vercellese dove risultava assunta. La donna aveva presentato ricorso al Tribunale di Vercelli. Ma, prima che l’udienza fosse celebrata, l’Asl di Vercelli, nello scorso giugno 2015, rinunciò alla sospensione del nulla osta al trasferimento per via della delibera della Regione 36/1843 del maggio 2015, quella dello sblocco delle assunzioni, che toccava anche la mobilità intraregionale, concedendo finalmente il trasferimento a Biella.
“Si tratta di una vicenda vergognosa conclusa in modo positivo – aggiunge Claudio Delli Carri, – durata però più di un anno. Il bando per la mobilità a cui partecipò l’infermiera era del giugno 2014 e solo quest’estate ha potuto prendere servizio a Biella, dopo tutto l’iter con l’Asl di Vercelli. Ora, però, non dovrà più essere cosi. Gli infermieri non saranno più ostaggio delle aziende che non vogliono lasciarli andare per il timore di non poterli sostituire. Infatti, fino a che la Regione non ha approvato, nello scorso giugno, la dgr 36/1843 che ha sbloccato il turno over e le assunzioni, sul territorio le disposizioni del Decreto Madia sulla mobilità intraregionale andavano a cozzare con le necessità dal piano di rientro. Facendo degli infermieri gli ostaggi di un meccanismo inceppato.
Con lo sblocco delle assunzioni non ha più senso che le aziende sanitarie siano restie a lasciare andare il personale dipendente, in quanto possono sostituirlo. Quindi non più è giustificabile il comportamento di quelle Asl che si oppongono. Un malcostume tutt’altro che scomparso, visto che riceviamo ancora dal territorio diverse segnalazioni su dinieghi al nulla osta di mobilità verso altre Asl piemontesi o di altri regioni. Un atteggiamento che alla fine porta al contenzioso davanti al giudice del lavoro.
Auspico che la Regione intervenga per risolvere subito questa situazione, permettendo che tali procedure possano essere portate a termine in modo rapido e trasparente. La riorganizzazione tanto sbandierata dalla Regione inizia anche da questo”.
Sono assolutmente d accordo…era ora che si iniziasse a fare qualcosa sdi concreto per chi seppur fortunato..lavora lontano dai propri cari e da molto spera di potersi avvicinare. Mi auguro che un altro passo avanti venga preso in considerazione..ossia quello di poter fare cambio sede fra colleghi dipendenti asl e struttura privata. Non capisco perché se un mio collega che lavora in liguria ma vorrebbe trasferirsi in toscana perché li vive la sua famiglia trova un cambio da asl a struttura riabilitativa privata e viceversa..nn può farlo! Ma gli infermieri non asl per intenderci..sono forse iinfermieri di categoria B??? Non credo proprio…. Faremmo più felici..più sereni molte persone…colleghi che sono costretti a lavorare lintani dalla famuglia ..spesso con un carico maggiore di spese e tutto perché asl e privato nn possono coesistere? Mi auguro che presto avvenga un rinnovamento anche in questo senso..daremmo la possibilità ed il diritto di poter lavorare e tornare ai propri affetti …rendere il lavoratore più sereno meno stressato e più riposato darà effetti positivi anche sul lavoro . nell attesa di un nuovo..”miracolo” spero anche io insieme a moltissimi altri colleghi di nn essere considerata di B ma di poter tranquillamente spostarmi senza preoccupazione di dover aspettare sempre e solo concorsi…si risparmierebbe anche su quelli…tempo,denaro e nn solo. Un saluto , Gilda
Ma era mobilità volontaria o aveva partecipato ad un concorso di mobilità?
Buongiorno scusate ma lo stesso discorso è valido anche per la regione Lazio? Grazie
Mi fa piacere. Ma vale anche per i fisioterapisti?
Altro malcostume è negare lo scambio di compensazione.
Due volte è capitato a mia moglie che l aziende non lasciano il nulla osta senza giustificazione.
Vergogna italiana
salve sono in infermiera operante da 12 anni all’ospedale San Carlo di Roma qualche anno fa l’ospedale dettato dalla Regione Lazio ha indetto un concorso interno per l’adeguamento al ruolo infermieristico, avevo quindi presentato la domanda di trasferimento c/o ospedale santo Eugenio di Roma Roma D. Ovviamente le mobilità erano bloccate, e quindi non mi hanno potuto dare il trasferimento.
Ora con questa nuova mobilità volevo sapere se riguardava anche gli infermieri con parità di ruolo ( con tanto di legge sullo stato di servizio) potevano essere trasferiti in una struttura pubblica.
Se è si, dove devo presentare la domanda? Grazie
Da noi in lombardia alcune az negano il nulla osta preventivo non accettano cambi alla pari e se sei vincitore di mobilita negano il nulla osta per andare via 😕
Anche al Santa Maria nuovo di Reggio Emilia dove sono da 13 anni come TSRM succede che negano il nulla osta impedendo di fatto la possibilità di presentare domanda. Siamo di fatto proprietà aziendale.
Io vorrei lasciare una mia esperienza purtroppo negativa, lavoro in chirurgia d’urgenza al cardarelli di napoli e dopo 12 anni di trincea più volte ho chiesto all’azienda il trasferimento presso altra divisione, mai concesso; l’anno scorso per ovviare al fatto che non mi trasferivano di reparto ho chiesto in trasferimento presso altra asl con art 19, non mi hanno lasciato andare, quest’anno ancora, volevo partecipare alla mobilità presso asl na 1 e in risposta alla mia richiesta di nulla osta preventivo, l’azienda cardarelli mi dà per l’ennesima volta parere sfavorevole…. Ma in conclusione mi chiedo: sono Ostaggio del Cardarelli??? Se potete aiutarmi, vi lascio un mio contatto e-mail: cagiroda@gmail.com
QUESTO ARTICOLO E’ FALSO!
Il nulla osta dell’azienda di appartenenza (sia il nulla osta preventivo che definitivo) sono vincolanti per ottenere la mobilità. Senza il nulla osta preventivo e definitivo, non puoi andare da nessuna parte!!
La regione Puglia (policlinico di BARi) non ha accettato la mia mobilità perché durante il corso degli anni dall’uscita del bando di mobilità ho acquisito la cat Ds. Non capisco come mai visto che in Toscana continuo a fare quello che facevo con la cat D non possa continuarlo a fare anche in Puglia.
Salve, sono Infermiere di ruolo presso AUSL di Modena, vorrei sapere se si può fare domanda di mobilità volontaria presso altra Azienda oppure bisogna aspettare che l’Azienda verso cui si vorrebbe andare faccia un avviso di mobilità, se si dove posso trovare il modello di domanda di mobilità volontaria? Grazie.
Una domanda ragazzi.. Quante probabilità ci sono che venga accettata una mobilità volontaria? A qualcuno è andata bene?
ciao ragazzi, sono una Ostetrica, volevo solo farvi sapere che oggi 27 febbraio 2017 all’azienda ospedaliera di catanzaro sono uscite 3 mobilità di infermiere e 4 di tecnico radiologo… in bocca a lupo per chi fosse interessato…
in realtà un altra stupidaggine è dover aspettare il superamento dei sei mesi di prova se si è trovato un cambio alla pari. che senso ha formarmi all interno di un unità operativa di un altra azienda se tra sei mesi dovrò trasferirmi?