Un infermiere aveva applicato il catetere vescicale a un anziano nonostante il secco rifiuto di questi, condannato.
la difesa, argomentava la necessità della procedura volta a garantire lo stato di salute del paziente, poiché lo stesso, manifestava agitazione e sofferenza a causa dell’impossibilità di espletare autonomamente le sue funzioni fisiologiche . Infatti Con l’applicazione del catetere le condizioni cliniche oggettive del paziente miglioravano, tant’è che l’agitazione scompariva e il paziente poteva riposare.
In poche parole il professionista sanitario non può operare alcun trattamento o procedura senza il consenso del paziente. Un consenso che deve essere espresso coscientemente da un paziente che sia stato debitamente informato e pienamente consapevole dei rischi e benefici della procedura.
Ancora L’infermiere(il medico) non possono obbligare i paziente a subire un trattamento contro la propria volontà, anche se per il suo stesso bene.