07 Ottobre 2015 Di lui solo una fotografia scattata sul luogo dell’incidente. I testimoni: “E’ lui, si è qualificato come medico e ha intubato il bambino, salvandolo”. L’appello del papà di Tommaso: “Vorrei tanto abbracciarlo e ringraziarlo, si faccia vivo”.
CASTIGLIONE DELLE STIVIERE. “Vorrei tanto abbracciarlo e ringraziarlo per aver salvato la vita di mio figlio, ma non so come si chiama. Di lui, a quanto ci dicono, c’è solo una foto scattata sul luogo dell’incidente”.
Ancora nessuna traccia del medico, probabilmente un rianimatore, che domenica 27 settembre ha soccorso e salvato la vita a un bambinodi 9 anni, Tommaso Gavina, rimasto coinvolto in un incidente stradale sulla Gardesana tra Gavardo e Prevalle. Il papà del bimbo, Giorgio Gavina di Castiglione delle Stiviere, non si si perde d’animo e continua a cercare l’uomo che stando a quanto gli hanno riferito altri sanitari è stato decisivo per salvare suo figlio. Il misterioso medico era infatti di passaggio sulla Gardesana. Ho visto il grave incidente e si è fermato a soccorrere i feriti. Tra questi, il più grave, anche il piccolo Tommaso.
Il padre del bambino, ancora ricoverato a Brescia ma in miglioramento, ha saputo solo una settimana dopo leggendo il referto dell’elisoccorso che qualcuno aveva intubato Tommaso sul luogo dell’incidente in attesa che arrivasse l’elicottero. “Ce lo hanno confermato – racconta Giorgio Gavina – alcuni testimoni. Lungo la strada si era formata una lunga colonna di auto, tra cui alcune ambulanze che rientravano da una manifestazione sportiva. A bordo non c’erano medici, solo soccorritori volontari. Ad un certo punto da un’auto è sbucata una persona che si è fatta largo tra la gente, ha detto di essere un medico, ha preso il kit sull’ambulanza e ha intubato Tommaso. Gli ha salvato la vita. Quest’uomo è un angelo e io vorrei tanto ringraziarlo”.
La conferma che il misterioso soccorritore è un medico arriva anche da un membro di uno degli equipaggi arrivati sul luogo dell’incidente: “Si è subito qualificato come medico rianimatore. E si vedeva perché ci sapeva davvero fare, è stato un grande, ma nessuno di noi lo conosceva”.
Dell’angelo che ha salvato Tommaso ci sarebbe una fotografia scattata sul luogo dell’incidente. Più di un testimone riferische che indossava una t-shirt grigia con una stampa sul davanti, pantaloni chiari e scarpe da ginnastica. Ultimo appello del padre del bimbo: “Se è lui si faccia vivo con la Gazzetta o con me, mi piacerebbe tanto abbracciarlo
fonte Gazzetta di Mantova.golocal.it