Il medico reperibile deve andare in ospedale per la visita
Le diagnosi al telefono con la valutazione di “non necessità” dell’intervento del medico fanno scattare il reato di rifiuto di atti d’ufficio.
Commette omissione di atti d’ufficio il medico di turno, di pronta reperibilità, che, di fronte alla chiamata del collega che lo avvisa della necessità di un paziente in pronto soccorso, si rifiuta di recarsi in ospedale per effettuare la visita, ma che si limita a fare una semplice diagnosi telefonica, ritendo non vi siano urgenze specifiche.
Lo ha detto la Cassazione poche ore fa .
Il servizio di pronta disponibilità è integrativo ma non sostitutivo del turno di guardia e prevede la “concreta e permanente reperibilità” del sanitario. Pertanto, il medico non può sottrarsi alla chiamata solo perché, secondo il suo giudizio tecnico, non esistono i presupposti dell’emergenza. Né può essere giustificato dal fatto che la diagnosi corretta sia stata già fatta dal collega in quel momento presente al pronto soccorso perché di turno. Scatta quindi la condanna a quattro mesi di carcere ai danni di una dottoressa, responsabile di omissione di atti d’ufficio [2].
La vicenda
Il medico in servizio presso un ospedale, di turno al reparto di traumatologia, si era rifiutato di recarsi in ospedale a visitare una bambina che aveva riportato una frattura. Il medico di guardia al pronto soccorso, dinanzi al problema della piccola, aveva telefonato al sanitario reperibile, ma quest’ultimo si era limitato telefonicamente a dire che non vi erano urgenze tali da giustificare il suo intervento. La difesa dell’imputato ne chiedeva l’assoluzione considerato che la diagnosi di frattura era stata già eseguita dal primo ospedale e dal medico del pronto soccorso. Ma tale difesa non ha convinto la Corte.
La sentenza
La Cassazione penale ricorda che “il servizio di pronta disponibilità [3] è finalizzato ad assicurare una più efficace assistenza sanitaria nelle strutture ospedaliere e in tal senso è integrativo e non sostitutivo del turno cosiddetto di guardia, con la conseguenza che presuppone, da un lato, la concreta e permanente reperibilità del sanitario e, dall’altro, l’immediato intervento del medico presso il reparto entro i tempi tecnici concordati e prefissati, una volta che dalla sede ospedaliera ne sia stata comunque sollecitata la presenza”. La legge prevede inoltre che il servizio di pronta disponibilità è caratterizzato dalla “immediata reperibilità del dipendente e dall’obbligo dello stesso di raggiungere l’ospedale nel più breve tempo possibile dalla chiamata”.
Il medico di turno non ha la possibilità di stabilire discrezionalmente se recarsi o meno in ospedale. Il sanitario ha il dovere di presentarsi presso la struttura proprio per formulare la diagnosi o, comunque, accertare le reali condizioni della paziente
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Mi sembra cosa buona e giusta basta con questo SCHIFO tipico italiano i medici reperibili pagati profumatamente alzino il culo e facciano il loro DOVERE invece di delegare giovani medici specializzandi e infermieri ESPERTI quando fa’ COMODO quando però gli INFERMIERI vogliono il riconoscimento della loro professionalità ecco che i Sig MEDICI creano OSTRUZIONISMO. Vedi caso 118 Emilia Romagna !!!!
Caro ettore le dico che il pagamento profumato che lei dice glielo regalwrei con tanto piacere. Io percepiscono per un turno di reperibilità dalle 20 alle 8 circa 20 € lorde .e ciò mi priva di poter rimanere a casa e godermi la famiglia. Non mi posso allontanare,non posso uscire.per correttezza le dico pure che se mi chiamano nel cuore della notte e xevo andate in ospedale, ricevo 30€ lorde l’ora. Siccome il mio intervento generalmente si conclude in meno di 1 ora ,tranne per casi veramente gravi, praticamente le 15 € nette che ricevo in un’ora mi servono per la benzina. Sparare a zero sui medici è facile.ma le ricordo che alleviano le sofferenze delle persone, e se qlcosa non va bene diamo immediatamente bersagliati da tutti.questo si doveva per farle capire in po’ quanto profumata è la reperibilità.
Caro sig. Ettore capisco che Lei non abbia nemmeno la più pallida idea di che cosa significa lavorare in ospedale in regime di reperibilità.
Bene il medico reperibile dopo aver finito il suo turno di pronta reperibilità (dove puó accadere di TUTTO) deve recarsi la mattina a sostenere il turno di lavoro ordinario. Quindi immagini lo stress a cui è sottoposto e il carico di lavoro che deve sostenere.
Per inciso il lavoro in reperibilità viene pagato circa 20€ lorde l’ora. Lo sente il profumo dei soldi?
Il medico per un turno di reperibilità di 12 ore viene pagato profumatamente 40000 delle vecchie lire, lorde naturalmente (11-12 euro netti circa), remunerazione sancita in un contratto collettivo nazionale del lavoro del 1986 (o dell’ 87), ai tempi di un governo Craxi. In timbratura, a seconda della fascia oraria, la retribuzione massima arriva a 30 euro lordi circa per un’ora di servizio (17 netti circa). Comunque, da medico che fa servizio di pronta disponibilità, sono d’accordo che si debba sempre venire, anche se qualche chiamata per situazioni in effetti non proprio urgenti non fa mai piacere, sopratutto se effettuata nel cuore della note.
Stefano
Sul fatto che ci si debba presentare in reparto posso anche essere d’accordo , ma sul fatto che i medici siano pagati profumatamente, mio caro signor Ettore, forse ha un po’ le idee confuse !
EGR. sig. ETTORE
Se per lei 1,80 euro LORDI a ora sono una paga profumata ha perso l’occasione per tacere. Avrebbe fatto più bella figura ad informarsi prima di parlare.
Che poi le aziende utilizzino la reperibilità al posto della guardia attiva è un problema solo italiano che fortunatamente sta per finire