Il drammatico racconto dell’uomo: “Ho pensato a una fuga di gas. Ma aveva una bomba legata al petto”
Una serata come tante, per un infermiere parigino, si è trasformata venerdì scorso in un’esperienza tragica.
David, quarantaseienne francese, si trovava al Comptoir Voltaire, uno dei luoghi presi di mira dai commando di terroristi in azione a Parigi.
È Hervè Deguine, ex giornalista e residente nel quartiere di boulevard Voltaire a raccontare la sua storia Venerdì sera, per David, era una serata come tante altre – spiega all’Ansa -. Si era diretto al caffè Comptoir Voltaire, ma non immaginava che di lì a poco si sarebbe trovato nel mezzo di un attacco terroristico.
Intorno alle 21.40 un uomo, – prosegue Deguine – vestito in modo normale, entra al caffè Comptoir Voltaire, si dirige verso i tavolini della “terrasse” e aspetta di ordinare. Ad accoglierlo una cameriera, Catherine. Ma quello che vuole l’uomo, che di lì a qualche ora verrà identificato dalla polizia francese come Brahim Abdeslam, non è un pasto caldo né un cocktail.
L’uomo apre il giaccone, aziona un ordigno e si fa esplodere. Due le bombe che aveva legate al corpo, una sulla schiena e una sulla stomaco. Ma qualcosa, per l’attentatore, va storto: soltanto una si aziona e lui è l’unico a perdere la vita.
L’infermiere, che non aveva assistito alla scena e che, a causa dei lavori in corso alle tubature della zona aveva pensato ad una fuga di gas, istintivamente tenta di soccorrere l’uomo. Lo sdraia a terra e con l’aiuto di un’altra persona gli strappa i vestiti per praticargli un massaggio cardiaco. Ma l’immagine che gli si presenta davanti è inattesa: fili elettrici “arancioni, rossi e neri” collegati alla bomba rimasta inesplosa.
L’infermiere – continua Deguine – per evitare di aumentare il panico tra i clienti, non dice nulla e fa uscire tutti dal caffè. Dopo aver dato l’allarme ai pompieri, che intanto arrivano sul posto, i soccorritori chiudono l’area nel timore che l’ordigno possa ancora esplodere. È in quel momento – conclude Deguine – che David ha capito che Parigi era sotto attacco