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Dopo i decessi di 13 pazienti, professionisti collaboreranno con i colleghi di Piombino per rivedere le pratiche cliniche e svolgere attività di simulazione su alcuni quadri clinici.
25 maggio 2016
FIRENZE – E’ iniziata da ieri nella terapia intensiva di Piombino l’attività dei rianimatori e infermieri inviati dal Centro Grc (Gestione Rischio Clinico) per rinforzare l’équipe della struttura dopo i tragici accadimenti. I professionisti collaboreranno con i colleghi di Piombino per rivedere le pratiche cliniche e svolgere attività di simulazione su alcuni quadri clinici. Svolgeranno una vera e propria attività di “allenatori”.
Si tratta di un metodo di lavoro per ricostituire e ricompattare un gruppo di professionisti inevitabilmente scosso rispetto a quanto avvenuto ed elevare i livelli di sicurezza della struttura. “E’ opportuno ribadire – dice Riccardo Tartaglia, responsabile del Centro GRC della Regione – che quanto accaduto presso l’ospedale di Piombino è stato un evento imprevedibile e anche difficilmente prevenibile”.
“Sulla base dell’inchiesta regionale – chiarisce ancora Riccardo Tartaglia – i casi accaduti sono risultati la conseguenza di un atto che è intervenuto e che ha determinato le gravi anomalie della coagulazione, a comparsa improvvisa, non giustificabili quindi dal quadro clinico, da terapie in atto e procedure di reparto documentabili. Non attribuibili di conseguenza ad errori umani. E’ quindi totalmente sbagliato assimilare questi casi a eventi avversi conseguenti alla non applicazione di pratiche per la sicurezza del paziente”.Redattoresociale