GORIZIA. Effettuava iniezioni e prelievi di sangue, somministrava farmaci, procedeva a medicazioni e ad altre terapie a numerosi anziani residenti in provincia di Gorizia, pur non essendo abilitata all’esercizio della professione. Una donna di nazionalità straniera residente da anni nell’Isontino, alle dipendenze di una società di servizi di assistenza domiciliare, è stata denunciata dalla Guardia di Finanza di Gorizia per il reato di abusivo esercizio della professione.
Sono state alcune perquisizioni dei domicili degli amministratori della società e della donna, nella cui abitazione sono stati trovati anche aghi per siringhe, assieme alle testimonianze dei pazienti e dei loro familiari, a far emergere i contorni della reale attività da lei svolta.
La donna avrebbe dovuto svolgere l’attività di badante compiendo soltanto operazioni socio-assistenziali non mediche; invece interferiva con la somministrazione di flebo e medicinali, oltrepassando i limiti consentiti dal lavoro per il quale era stata assunta.
A conferma delle prove raccolte dai militari goriziani si aggiungono anche le dichiarazioni rese da colleghi, infermieri , sulle mansioni da lei svolte. Il sostituto procuratore della repubblica di Gorizia, Valentina Bossi, ha disposto nei suoi confronti la conclusione delle indagini preliminari, propedeutica alla richiesta di rinvio a giudizio.