Il 9 febbraio con la Sentenza n.52/2016 il Giudice del Lavoro del Tribunale di Caltanissetta in accoglimento del ricorso, accerta e dichiara che i ricorrenti dal 2006 ad oggi, hanno svolto anche mansioni inferiori non rientranti tra quelle d’inquadramento e, per l’effetto
Condanna l’Azienda Sanitaria Provinciale N. 2 di Caltanissetta ad adibire i ricorrenti ai compiti previsti per la qualifica di inquadramento
Condanna l’Azienda Sanitaria Provinciale N. 2 di Caltanissetta al risarcimento del danno non patrimoniale
Con tali parole si conclude questa parte della vicenda giudiziaria, iniziata nel 2013, che ha visto gli Infermieri: Antonino Mangione, Pino Faraci, Calogero Bellavia, Andolina Pasqualina, Cataldo Sferrazza e Concetta Zagarella stanchi di anni di denunce cadute nel più totale silenzio da parte dell’Amministrazione sul problema del demansionamento infermieristico; esasperati dall’atteggiamento dilatorio del Management Aziendale e dopo aver tentato invano di sensibilizzare il responsabile della sanità Nissena, nell’incredulità generale, decisero di abbandonare la strada delle “Parole” e di passare ai “Fatti” chiedendo al Giudice del Lavoro di ripristinare lo stato di diritto e il risarcimento del danno subito.
In questo assistiti dall’Avvocato Di Mari Vanna, dall’Avvocato Dedalo Pignatone, dall’ Infermiere Legale e Forense nella qualità di Consulente Tecnico di Parte.
La Sentenza è una grande vittoria per tutti gli Infermieri Italiani, è una grandissima vittoria per tutti gli Infermieri Siciliani, ma soprattutto è una magnifica vittoria personale per questi coraggiosissimi Infermieri che ci hanno messo direttamente la faccia, agendo in difesa del proprio buon nome, del Prestigio della Categoria e nell’interesse dei loro Assistiti!
Questa Sentenza Storica è un monito per tutti gli Infermieri che subiscono l’illecito del Demansionamento, che accettano passivamente la distruzione dell’Immagine e della Dignità professionale consentendo che venga calpestato il Diritto più elementare del Lavoratore che è quello di poter svolgere il ruolo, le funzioni, le attribuzioni, le attività per cui si è formato ed è stato assunto; un’azione legale a difesa del Diritto di ogni malato ad essere assistito da personale infermieristico completamente impegnato a migliorare il suo stato di salute; pianificando, gestendo e valutando l’intervento assistenziale infermieristico, coordinando le attività di personale di supporto O.S.S. e non sostituendosi ad esso; perché i compiti principali di ogni Infermiere sono: garantire l’efficienza del Sistema Sanitario, assicurare l’efficacia delle cure, permettere la continuità assistenziale; ogni Amministrazione avrebbe l’obbligo di mettere gli Infermieri in condizione di farlo ( di farlo bene) questo, purtroppo, in moltissimi luoghi lavoro non accade!
La Sentenza di Caltanissetta (come la precedente Sentenza del Tribunale di Cagliari della fine del 2015 e le innumerevoli Sentenze della Corte di Cassazione che sul tema del Demansionamento Infermieristico si sono accumulate negli anni) conferma senza mezzi termini che quella Infermieristica è una “professione intelletuale” e che tutti quelli che dicono e pensano il contrario semplicemente sbagliano!