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Il consiglio del collega sindacalista ai giovani infermieri.
lo riportiamo per intero:
“Posso consigliare qualcosa alle nuove generazioni di infermieri?
penso caro alfio che dopo 42 anni di carriera melo posso permettere.
Oggi la nostra cavtegoria sta vivendo un periodo nero e frustrante.Il tutto deriva dalla grande confusione che c’è nella sanità e dei tanti che soffiano sul fuoco,per sporchi interessi speculativi,vedi sigle nate che fanno iscritti e cassa,raccontanto ogni giorno fregnate e aizzando alla crociata categoriale.Noi non avremo mai l’autonomia,anche perché vorrei proprio capire cosa voglia dire “autonomia”,forse gestionale della salute? Ma dico:affidereste la salute dei vostri figli a ragazzini che a stento ancora debbono capire cosa è un reparto?la verità sta nel fatto che questa laurea che con il nuovo ordinamento è il vecchio diploma di “infermiere ” oggi ha creato degli ibridi e così che non abbiamo ne infermieri e ne medici,ma una figura che è in forte imbarazzo.Io dico che meglio rimanere infermieri ma “buoni” e no laureati frustrati.Non ci dimentichiamo che gli infermieri da sempre sono:ESECUTORI MATERIALI DI DISPOSIZIONE MEDICA.Cerchiamo di riprenderci la nostra identità, quella di infermiere che ascolta chi ha bisogno.”
La risposta:
Caro Collega xxxxxxx facciamo chiarezza: è scontato che non si possa affidare un reparto ad un neo laureato che esso sia medico o infermiere,in quanto non avrebbe L’esperienza per poterlo fare, esperienza che potrà avere solo dopo anni di attività,ma penso che questo sia un concetto che potremmo addirittura considerare ovvio e scontato…Detto ciò per “autonomia Infermieristica” si intende la capacità di pianificare,organizzare e gestire un piano assistenziale,che comprende,non solo la somministrazione della terapia,ma anche l’educazione sanitaria e la gestione dell’operatore di supporto,nonché la supervisione sull’assistenza primaria da quest’ultimo espletata,per poter erogare un’assistenza infermieristica di alto livello,dando dignità sia al paziente che alla professione Infermieristica. L’assistenza infermieristica gestita alla vecchia maniera attraverso l’infermiere fact totum ha portato alla deriva non solo la dignità e l’autonomia Infermieristica,ma soprattutto la dignità del paziente,che subisce lo scotto di una mala gestione del personale.inoltre chi risponde delle proprie azioni e paga anche penalmente gli errori commessi evidentemente è un professionista che svolge la propria professione in autonomia per quello che concerne le proprie competenza,non esiste e ha un sapore anacronistico pensare all’organizzazione sanitaria come un’organizzazione piramidale/gerarchica militare, L’infermiere come il medico è portatore di garanzia nei confronti del paziente.il medico ha l’obbligoe di fare la diagnosi clinica prescrivendo un piano terapeutico a quest’ultimo, L’infermiere ha il l’obbligo di somministrare in autonomia la terapia e pianificare l’assistenza specialistica e di base, avvalendosi del personale ausiliario,anche se quasi inesistente,dovrebbe esserci.Quindi come vedi abbiamo una visione dell’infermieristica assai diversa…Frutto di un problema culturale che si risolverà,perché la cultura arretrata in merito dovrà fare i conti con la cultura moderna avvalorata dalle normative vigenti.
Alfio Stiro.