I sofisti attribuiscono uno scopo nobile al demansionamento infermieristico, come quello paternalistico e missionario, questi filosofi dell’ovvio mutano l’accezione giuridica del demansionamento in un diverso significato etico che distrae l’oggetto dello studio verso una tolleranza mascherata da permissivismo, dedizione ippocratica e servilismo missionario alla “volemose bene”, estranei alla natura professionale della prestazione infermieristica intellettuale.
pazienti e infermieri devono essere trattati insieme con dignità, un sistema sanitario serio, coerente, professionale e di qualità, tiene in considerazione gli operatori insieme ai pazienti e non arriva al punto di sacrificare i primi per il benessere dei secondi.
Il fenomeno del demansionamento è, secondo la giurisprudenza (permultis: S.C., SS.UU., 11 novembre 2008 n. 26972) la violazione peggiore, la cattiveria più grande che il datore possa fare al proprio dipendente e, per questo, va sanzionata con tutti i mezzi consentiti dall’ordinamento.
Alfio Stiro.
ADI
Avvocatura diritto infermieristici