È scoppiata una guerra politica in sicilia sul rinnovo degli incarichi dei manager della Sanità che dovranno gestire la fase relativa ai concorsi, a pochi mesi dalle elezioni regionali, nel nuovo ruolo di commissari.
Resta all’Asp di Agrigento.
Non più come general manager – ossia direttore generale – ma come commissario straordinario. Si tratta di Salvatore Lucio Ficarra. Il mandato del direttore generale scadeva il 30 giugno.
la Regione si è già pronunciata e Salvatore Lucio Ficarra resta all’azienda sanitaria provinciale di Agrigento come commissario straordinario.
Con questa nomina, Ficarra avrà la possibilità di portare a termine i progetti avviati”
Questo, riportava un articolo sul quotidiano la sicilia alcuni giorni fa’.
Questa notizia non viene gradita dalla segreteria provinciale del PD agrigento che dichiara:
“In questi anni abbiamo segnalato in più occasioni, scelte poco trasparenti e soprattutto rappresentato numerosi disagi dei cittadini che non hanno visto alcun miglioramento dei servizi sanitari della provincia.
Riteniamo che questo territorio meriti una vera svolta in campo sanitario, con una direzione attenta ai veri bisogni delle persone e con l’adozione di scelte che non alimentino conflitti tra gli operatori del settore ma siano rispondenti alle necessità concrete del territorio.
Valutiamo la gestione del dott. Ficarra in questi anni non positiva e auspichiamo che nella scelta del commissiario si tenga conto della realtà e non di fantomatici traguardi raggiunti che pochi hanno visto.
Auspichiamo che il Presidente della Regione Rosario Crocetta e l’Assessore alla Sanità Baldo Gucciardi, prima di scelte di continuità fallimentari, sentano il bisogno di fare le dovute verifiche sulla situazione dei servizi sanitari di questa provincia e scelgano per il bene dei cittadini una persona competente in grado di promuovere un vero progetto per la Salute nell’agrigentino all’insegna dell’efficenza dei seri
Poco dopo ecco la risposta del dottor Salvatore Lucio Ficarra:
“I cani sono scesi in strada”
„Il direttore generale dell’ASP Agrigento – spiega con una nota – intende rievocare il valore sempre attuale di un passaggio del “don Chisciotte della Mancia”. Replica al canto del cigno di qualche (deluso) vetero politico locale: Sancho Panza disse al suo padrone: signore, i cani sono scesi in strada e abbaiano contro di noi! Don Chisciotte gli rispose: no te preocupe! Lasciali latrare; vuol dire che stiamo camminando!”“
Dopo questo attacco e risposta politico che a mio avviso dovrebbe stare lontano dai temi importanti come la salute , oggi la giunta regionale nomina i commissari delle Aziende sanitarie confermando i manager uscenti tranne al Papardo di Messina, a Villa Sofia, all’Asp di Agrigento e a Ragusa.
Leggete cosa riporta live Sicilia :
PALERMO – Alla fine, ecco la sorpresa. Ed è una sorpresa tripla. La conferma “in blocco” dei manager della Sanità non è arrivata, come Livesicilia aveva previsto. Ma due dei direttori generali più “scomodi”, tra quelli in scadenza il 30 giugno, sono stati trasferiti ad altra sede. In un mini-valzer della Sanità che coinvolge anche un manager palermitano.
L’unico direttore generale a non essere confermato nel ruolo di commissario è Michele Vullo, alla guida del “Papardo” di Messina. Al suo posto, come aveva scritto questo giornale, andrà la dirigente regionale Letizia Diliberti, assai gradita ai massimi burocrati di Palazzo d’Orleans.
Trasferiti, invece, sia Lucio Ficarra che Maurizio Aricò. Erano stati loro, tra i più “attaccati” dalla politica in questi giorni. Per Ficarra si è scomodata anche la segreteria provinciale del Pd di Agrigento, oltre al deputato regionale Giovanni Panepinto. Il manager andrà a Ragusa e prenderà il posto Aricò, manager dell’Asp di Ragusa, che invece aveva ricevuto critiche molto aspre dal presidente della Commissione Salute all’Ars Pippo Digiacomo ed era invece stato difeso dall’altro deputato Dem del territorio, cioè Nello Dipasquale.
Aricò, così, dall’Asp di Ragusa viene trasferito a Palermo, dove prende il posto, alla guida dell’ospedale Villa Sofia-Cervello, di Gervasio Venuti. Quest’ultimo prenderà il posto di Ficarra ad Agrigento. Questa la “ridistribuzione” delle poltrone a capo di Asp e ospedali. Incarichi di grande importanza, visto che saranno proprio questi manager a gestire la delicata fase dei concorsi e delle assunzioni, proprio sotto elezioni.
Confermati al loro posto, invece, gli altri direttori col contratto in scadenza il 30 giugno. Si tratta di Antonio Candela all’Asp di Palermo, di Giovanni Migliore all’Arnas Civico del capoluogo, di Giulio Santonocito manager dell’ospedale Garibaldi di Catania, di Michele Sirna direttore generale dell’Asp di Messina e di Salvatore Brugaletta direttore generale dell’Asp di Siracusa.
D’Agostino (Sicilia Futura): “Quali interessi dietro a queste nomine?”
“Dal governo regionale ancora provvedimenti senza senso nella Sanità pubblica. Per di più appare anche imbarazzante la decisione della giunta Crocetta di ruotare tre manager. Chissà quali interessi hanno suggerito questa incomprensibile scelta, quando invece il buon senso imponeva di non creare situazioni di discontinuità a pochi mesi dalle elezioni che danneggiano le stesse aziende sanitarie coinvolte nella rotazione. Il Titanic è affondato, ma Crocetta & C. fanno finta di nulla. Non vediamo l’ora di votare e metterci alle spalle questa incredibile stagione politica”. Lo afferma Nicola D’Agostino, segretario regionale di Sicilia Futura e deputato all’Assemblea regionale siciliana.
Una guerra di strategia politica sulla salute dei cittadini in vista delle prossime elezioni regionali.
Dio, ci protegga e come ho sempre sostenuto, “LA SALUTE NON PUÒ PERMETTERSI DI ASPETTARE LE VOTAZIONI REGIONALI”.
NurseNews.eu