La Fp Cgil, la Fp Cgil medici e la Camera del lavoro di Catania si aspettano dunque di “potere contare su un presidio attivo con oltre 450 posti letto, un pronto soccorso pienamente funzionante, un’area traumatologica in linea con quanto progettato”
L’apertura dell’ospedale San Marco è necessaria soprattutto a pezzi di città sino ad oggi scoperti di importanti servizi sanitari, ma anche alla delocalizzazione degli ospedali; deve perciò rispondere in pieno agli obiettivi che la città aspetta da anni. Per questo è impossibile anche solo pensare che diventi una delle tanti cattedrali del deserto nel sud Italia.
La Fp Cgil, la Fp Cgil medici e la Camera del lavoro di Catania si aspettano dunque di “potere contare su un presidio attivo con oltre 450 posti letto, un pronto soccorso pienamente funzionante, un’area traumatologica in linea con quanto progettato e riconosciuto dalla Comunità Europea”. Lo scrivono in una nota i segretari delle tre sigle, Gaetano Agliozzo, Carmelo Calvagna e Giacomo Rota.
Il messaggio è chiaro: la valenza strategica e la rilevanza in termini di miglioramento della qualità delle cure è stata riconosciuta dall’UE con la destinazione di oltre 140 milioni di euro per la realizzazione, collaudo e avvio a regime del nuovo Ospedale San Marco.
“Queste sono opportunità che nessuno potrebbe permettersi di lasciarsi sfuggire e che non possono essere perse da una Regione che troppe volte è stata considerata inadeguata o incapace di raggiungere gli standards del resto dell’Italia. Ecco perchè si chiede di non remorare più e che sia data agli operatori del settore sanitario la possibilità di offrire ai pazienti le migliori condizioni di cura. È necessario permettere agli operatori sanitari di lavorare con strutture e tecnologie adeguate. Quali sono i primi passi da fare? – concludono Agliozzo, Calvagna e Rota- Di certo affrontare con serietà non solo le criticità sui tempi di completamento, ma anche i temi connessi alla precisa identificazione nella rete ospedaliera dell’Ospedale San Marco,nonché i temi connessi a garantire che ogni unità operativa che sarà attivata possa contare su personale medico, infermieristico e di supporto in misura tale da garantire qualità e sicurezza nell’erogazione delle prestazioni sanitarie”.
Alfio Stiro
Per approfondire
Cataniatoday