Catania
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L’innovativa tecnica è stata sperimentata con successo giovedì 14 luglio presso l’Unità di Cardiologia Interventistica dell’Ospedale Ferrarotto di Catania diretta dal Prof. Corrado Tamburino su un paziente più volte ricoverato per insufficienza mitralica inoperabile e gravata da insufficienza cardiaca.
E’ stato scelto un approccio di tipo percutaneo, a cuore battente, senza sternotomia e circolazione extracorporea. Si è trattato del primo impianto in Italia, secondo in Europa e quinto nel mondo.
Polo d’eccellenza per queste nuove tecniche e per la cardiologia in generale è l’Unità Operativa Complessa di Cardiologia del P.O. Ferrarotto di Catania diretta dal Professor Corrado Tamburino che, insieme al suo gruppo di lavoro ha deciso di trasferire il concetto di trattamento percutaneo in ogni angolo dell’Italia e del mondo.
E così il cuore di un paziente ad altissimo rischio, non in condizioni di affrontare un’operazione di tipo convenzionale è stato salvato grazie l’inserimento di una valvola mitralica con un intervento senza precedenti. Niente apertura del torace, niente circolazione extracorporea: la nuova valvola è stata impiantata a cuore battente. Ad affiancare il Prof. Corrado Tamburino, ordinario di Cardiologia presso l’Università degli Studi di Catania nonché Direttore dell’Unità U.O.C. Cardiologia-UTIC del P.O. Ferrarotto dell’Azienda Policlinico Vittorio Emanuele di Catania, c’erano il Dr. Angelo Giuffrida, Direttore F.F. della Struttura Complessa di Cardiochirurgia, il Dr. Francesco Monaco, Responsabile del servizio di Anestesia dell’Ospedale Ferrarotto, il Dr. Marco Barbanti, Cardiologo-Emodinamista, il Dr.Massimo Mazzamuto, Cardiochirurgo, la Dott.ssa Sarah Mangiafico, Cardiologa-Ecocardiografista oltre che numerosi infermieri, tecnici di emodinamica e perfusionisti di cardiochirurgia.
“Questa procedura” ha sostenuto il Prof. Tamburino, “apre una nuova frontiera per tutti quei pazienti che altrimenti non potrebbero essere trattati, che hanno una prognosi infausta e che grazie all’impianto della valvola con catetere, risolvono un problema di grande rilievo. Il futuro si sta muovendo in questa direzione, molto probabilmente fra una decina di anni, tutte le valvole saranno cambiate con queste metodiche”.
Il Dott. Angelo Giuffrida, Direttore F.F. della Struttura Complessa di Cardiochirurgia, invece ha ribadito il ruolo prezioso di collaborazione tra cardiologo e cardiochirurgo “L’immagine del cardiochirurgo nel prossimo futuro”, ha detto “è un tipo di figura a metà: Cardiochirurgo e Cardiologo nello stesso tempo, cioè una figura che non rappresenta né l’uno né l’altro, ma una figura a 360 gradi, dove il nuovo professionista oltre ad avere una preparazione scientifica su base anatomica e chirurgica possiede anche una qualifica e un’esperienza per quanto riguarda il cateterismo cardiaco”.
Questo tipo di intervento rappresenta l’ennesima testimonianza del grado di eccellenza della Cardiologia interventistica del Dipartimento di Emodinamica dell’Ospedale Ferrarotto di Catania, che si sta ormai configurando come un vero e proprio centro di riferimento a livello nazionale nell’ambito dell’impianto percutaneo di valvole cardiache.
Il Prof. Tamburino infatti, era già stato il primo in Italia ad eseguire l’impianto di valvola biologica aortica per via esclusivamente percutanea su pazienti inoperabili.
Alfio Stiro
Crudiezine.it