Pubblichiamo il pensiero del collega Infermiere Marco Antonio Virzi (Palermo).
Considerato l’alto numero di infermieri che lamentano un continuo sfruttamento della loro professionalità.
Considerate le sempre più numerose sentenza che,dando ragione ai ricorrenti infermieri, attestano un demansionamento scientifico ed esteso in tutta italia…
..mi chiedo che aspetta l’ipasvi nazionale ad alzare la voce a tutela della professionalità infermieristica. È proprio l’ipasvi che, (organo pubblico e non può quindi esimersi dal farlo a meno che non sposa l’idea che il demansionamento degli infermieri non esiste) è posto a presidio della onorabilità della categoria.
Invece che fa? Tace.
Non interviene a far abolire l’art. 26 del D.lgs 165/01 norma razzista e discriminatoria che esclude, a priori, senza una ratio dalla dirigenza non sanitaria tutti gli infermieri con i titoli richiesti…e ripeto quanto già detto in un’altro post che tale esclusione non opera negli altri comparti del pubblico impiego.
Non interviene sullo sfruttamento perpetrato hai danni dei colleghi infermieri costretti a fare tutto e a vedersi ridurre stipendi, potere d’acquisto, sottoposti a giudizio dal proprio direttore per ricevere una misera retribuzione accessoria che è una beffa..perché il salario accessorio è legato alla produttività..ma più produttivi degli infermieri chi c’ è? che svolgendo mansioni di oss e supplendo alla carenza di altri infermieri…permettono di fare risparmiare notevoli quantità di denaro alle asp..eppure, per ricevere tale salario accessorio, siamo sottoposti a giudizi del tipo..l’ infermiere è collaborativo..?
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