“L’avvocatessa prestata alla politica ha mandato la PEC ed e’ finita sui giornali non per accontentare le richieste della CASTA MEDICA! Sia chiaro, l’ha mandata perché effettivamente non sapeva che i dirigenti infermieristici hanno titolo per essere nominati direttori di distretto”
Nel caldo di agosto arrivano come una doccia fredda le dichiarazioni dell’esponente del M5S Grazia Di Bari, consigliera regionale pugliese
Secondo la consigliera del M5S l’importante nomina a direttore di Distretto arrivata qualche giorno fa dalla Asl BT in favore del dott. Antonelli (VEDI) dovrebbe essere ricoperta dal laureato in medicina e chirurgia e non in infermieristica.
Uno scivolone che ha il sapore di una difesa corporativa a cui proprio il movimento politico da lei rappresentato ha sempre combattuto.
Le sue dichiarazioni apparse su Andrialive.it (VEDI) hanno subito trovato la ferma condanna del collgio ipasvi di Bari che scrive a tutti gli organi di stampa.
Nella nota il presidente Andreula respinge “L’INACCETTABILE GRAVE ATTACCO ALLA PROFESSIONE INFERMIERISTICA”
Di seguito la nota del collegio ipasvi di Bari:
“La consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Grazia Di Bari, ha reso noto di aver avviato una richiesta di chiarimenti al Governatore pugliese, Michele Emiliano per la nomina conferita al Dott. Mimmo Antonelli, (Infermiere Dirigente dell’Asl/Bt) con l’incarico di Direttore del Distretto n.3 (Canosa-Minervino-Spinazzola) avvenuta con delibera del Direttore Generale dell’Asl/Bt.
La consigliera regionale M5S Grazia Di Bari, nella sua richiesta sostiene, tra l’altro che: “Quello del Direttore di distretto é un ruolo importante che viene ricoperto da DIRIGENTI MEDICI che abbiano maturato una specifica esperienza nei servizi territoriali”.
E’ inaccettabile che la dott.ssa Grazia di Bari, nella sua veste di giurista, non disponga (come si deduce dalle sue affermazioni) delle conoscenze professionali per rilevare che la designazione del Dott. Antonelli, (dirigente sanitario a tutti gli effetti di legge) è avvenuta nella piena regolarità della legge e dopo l’espletamento di un bando di selezione interno all’Asl e che pertanto non presenta nessun profilo di illegittimità e difformità alla vigente normativa nazionale e regionale”.
Alfio Stiro
Fonte Nursetimes.it