Le infermiere volontarie della CRI, nonostante la denominazione, NON possono essere qualificate come infermiere, infatti, non possono iscriversi all’Albo, non possono partecipare a concorsi pubblici come coloro che hanno conseguito la laurea.
Permane però quest’anomalia in evidente contrasto con altre leggi dell’ordinamento italiano, soprattutto con L. 43/2006, per la quale la professione infermieristica è soggetta al conseguimento del titolo universitario e per il suo esercizio è richiesta l’iscrizione all’Albo.
Speriamo in una revisione del decreto nella prospettiva disegnata dalle tante norme che hanno sancito l’evoluzione della figura dell’infermiere, laureato iscritto all’Albo, come UNICO responsabile dell’assistenza infermieristica, (cfr. anche il D.M. 739/94).
Mi domando, comunque, come avrebbe reagito, ad esempio, la classe medica, se fosse stato consentito a volontari, senza laurea in Medicina, di svolgere assistenza sanitaria “con le funzioni e le attività proprie della professione medica”
ADI Sicilia