Riceviamo e pubblichiamo:
Il giorno 12 Settembre 2017 si è tenuto il primo incontro tra l’Aran, il Comitato di Settore e le Organizzazioni Sindacali firmatarie del CCNL del Comparto della Sanità. Dopo anni di blocco della contrattazione e dei salari di tutti i dipendenti pubblici, finalmente si è riaperto il confronto.
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Durante l’incontro l’Aran ha illustrato sinteticamente i contenuti dell’Atto di Indirizzo della “Parte Pubblica” – dichiara il Segretario Generale Dario Luigi Cagnazzo – e tutti i Sindacati hanno ribadito la necessità e l’urgenza di dare risposte a tutti gli operatori sanitari che i questi anni hanno garantito i Livelli Essenziali di Assistenza con un grande senso di abnegazione e responsabilità.
Per concludere il contratto mancano ancora una parte rilevante di risorse economiche che il governo dovrà garantire nella prossima legge di Stabilità.
Le parti, come è consuetudine in un primo incontro, hanno deciso di proseguire il confronto suddividendo ed accorpando tutte le problematiche del Comparto della Sanità in 3 Incontri Tematici sui seguenti argomenti.
• La classificazione del Personale, i nuovi incarichi che dovranno superare le attuali Posizioni Organizzative e le Funzioni di coordinamento, nonché l’introduzione di Nuove Aree funzionali.
• Utilizzo ed eventuale modifica dell’attuale assetto dei Fondi del salario accessorio.
• Orario di Lavoro.
Su questi Temi l’Aran si è impegnata a preparare delle proposte per semplificare il confronto ed entro i prossimi 10 giorni si terrà un successivo incontro sul primo Tema.
Per la F.S.I. erano presenti il Segretario Generale Dario Cagnazzo ed i componenti di Segreteria Massimo Trucco e Nunziata De Luca.
Ci faremo portatori consultando tutte le associazioni professionali per stilare un documento – continua il Segretario Generale Dario Luigi Cagnazzo – per un il rilancio ed una nuova riorganizzazione del sistema sanitario che scaturisca da questo rinnovo contrattuale che valorizzi il grande patrimonio di professionalità di questi operatori attraverso scelte strategiche che prevedano il superamento della obsoleta articolazione del personale nei quattro ruoli (sanitario, professionale, tecnico ed amministrativo) non più al passo dell’evoluzione scientifica, tecnologica, normativa e formativa in cui viviamo.
Su tali premesse – continua il Segretario – urge l’istituzione del profilo “specialistico” e di “esperto” delle professioni sanitarie infermieristiche – ostetrica, tecniche, della riabilitazione e della prevenzione, che costituirebbe sia elemento d’innovazione che di motivazione per i professionisti sanitari che faccia prevalere la missione dell’obiettivo-salute a quella dell’obiettivo-sanità.
Roma il 12 Settembre 2017