«LO STRESS DA SUPER LAVORO È CAUSA DI MORTE»
Noi sanitari eroghiamo salute mentre perdiamo la nosta a causa di turni stressanti e massacranti colpa delle carenze croniche di organico.
«I turni eccessivi sostenuti negli ospedali dove l’organico è carente possono uccidere».
Lo scrive la sezione Lavoro della Corte di Cassazione accogliendo il ricorso della moglie e della figlia di un radiologo di un ospedale dell’Azienda sanitaria provinciale di Enna che avrebbe svolto la sua professione in condizioni “disagiate” e da “superlavoro”.
La sentenza stabilisce che il decesso è da imputarsi all’Asp di Enna a causa delle condizioni disagiate e del carico al quale per 7 anni fu sottoposto il tecnico di radiologia.
Per la Corte si riconosce la responsabilità del datore di lavoro, in questo caso l’Asp di Enna, sebbene il dipendente non si sia mai lamentato formalmente del carico eccessivo al quale era sottoposto.
In primo grado il tribunale di Nicosia aveva riconosciuto agli eredi che il decesso del loro congiunto era imputabile all’enorme carico di lavoro, condannando l’Azienda sanitaria ennese al pagamento dell’equo indennizzo e al risarcimento del danno da lesione del rapporto parentale per la perdita della figura familiare. La Corte d’Appello di Caltanissetta, aveva accolto il ricorso presentato dai legali dell’Asp di Enna, annullando quella di primo grado e il legale della famiglia è ricorso in Cassazione che ha riconosciuto, con sentenza definitiva, il superlavoro come causa di morte del tecnico radiologo e il diritto degli eredi al risarcimento del danno.
Molti infermieri Medici ed altro personale sanitario lamentiamo stress e stanchezza psicofisica da lavoro correlato. Infatti siamo sottoposti a
super turni con personale dimezzato e per giunta ridotto ai minimi termini in estate per garantire le ferie.
Inoltre ci sono reperibilita’da coprire del collega in ferie o in infortunio o in malattia.
Leggete cosa dice in merito la Suprema Corte:
«Non è accettabile riversare sui dipendenti tutto l’onere di garantire le prestazioni sanitarie ai pazienti», anche in caso di carenza di organico. Perché, rilevano i giudici, è l’imprenditore (in questo caso l’Azienda sanitaria) ad essere «tenuto ad adottare le misure che, secondo la particolarità dIel lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro».
Per le croniche carenze di organico, ad oggi non risolte, i turni eccessivi sono spesso una regola e l’Asp di Enna è stata recentemente condannata a risarcire per diverse centinaia di migliaia di euro tre chirurghi per le reperibilità in numero superiore a quello che stabilisce la legge.
Lo svolgimento di turni di pronta disponibilità notturna e festiva e di pronta disponibilità diurna in eccesso rispetto ai limiti previsti dalla contrattazione collettiva vigente è un altro motivo di enorme stress psicofisico che puo portare dal burnout alla morte del lavoratore.
Di: Amato Angelo
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