Era morto per turni di lavoro estenuanti un medico anestesista pediatrico dell’ospedale Civico di Palermo. E adesso, la famiglia chiede un maxirisarcimento.
Due milioni 568 mila euro è la cifra che i familiari di un anestesista pediatrico chiedono all’Arnas Civico di Palermo.
Il medico, morto per turni di lavoro estenuanti, non avrebbe retto ai ritmi pesantissimi imposti nel reparto di Rianimazione dell’ospedale.
Per questo, affermano i parenti, il dottore Eugenio Rappa sarebbe morto. E così gli eredi si sono rivolti ai giudici del tribunale del lavoro contro l’ospedale.
Una richiesta, quella della famiglia, che preoccupa i vertici dell’Arnas.
La cifra esosa mettere in difficoltà la direzione del nosocomio. Il 26 ottobre, con una delibera, hanno dato mandato all’avvocato Enrico Cadelo di assistere la struttura ospedaliera e chiamare a testimoniare alcuni colleghi del dottore Eugenio Rappa, morto cinque anni fa.
Il tema dei turni massacranti non è nuovo nell’ospedale. Così come le carenze di personale in corsia che, per forza di cose, obbliga gli altri a turni estenuanti.
Da tempo i sindacati di categoria se ne occupano.
Alfio Stiro
Fonte
Responsabilità civile