Pensioni.
A palazzo Chigi il governo propone ai sindacati un intervento in “7 punti”,per un costo totale di 300 milioni di euro.
Il premier Gentiloni, avrebbe detto che “esistono le condizioni per dare un messaggio positivo, possiamo anche valutare ulteriori possibilità correttive”.
I punti più importanti sono:
L’esenzione dell’aumento a 67 anni per 15 categorie di lavori gravosi;
La revisione del meccanico di calcolo per l’adeguamento dell’età alla speranza di vita;
Riutilizzati , nel sistema previdenziale,le risorse non spese per l’APE sociale;
Anticipo pensionistico per i lavoratori precoci.
I sindacati Cgil, CISL e Uil vogliono valutare bene le proposte del governo .
La leader della CGIL Camusso ” le distanze sono ancora molto significative e la proposta insufficiente,manca di molti aspetti a partire dai giovani, dalle donne,alla previdenza dei privati”.
La CISL risponde con Annamaria Furlan ” alcune proposte sono molto buone, altre vanno corrette,altre mancano e tenteremo di recuperarle.
Infine la Uil con Barbagallo che si mostra perplesso: ” abbiamo chiesto risposte scritte, verba volant, scripta manent”.
Il nuovo incontro tra il governo e le parti sociali avverrà il 18/11/2017.
Non si è parlato di lacrime e sangue perché i lavoratori italiani non hanno più nulla da versare.
Di:Amato Angelo
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