Avanza l’ipotesi indennizzo. “Dal momento in cui questa legge è stata dichiarata incostituzionale, il mancato adeguamento è diventato un’attività illecita. E quindi idonea a far sorgere in capo al dipendente pubblico il diritto al risarcimento del danno”. Pertanto, nel dettaglio, cosa succede? Avviene che i dipendenti pubblici possono chiedere allo Stato “il risarcimento per inadempimento per il periodo successivo al 30 luglio 2015”; ovvero, successivo al giorno della pubblicazione della sentenza di incostituzionalità della legge di cui sopra.
La durata dell’indennizzo avrà valore fino alla data effettiva dell’entrata in vigore del nuovo contratto. Last but not least, i dipendenti potranno chiedere anche un indennizzo per i periodi pregressi. Ovvero per quelli che riguardano il blocco contrattuale prima della sentenza della Corte Costituzionale, dal 2010 al 2015. In conclusione, tra indennizzo e risarcimento, il bonus arretrati una tantum da 400-500 euro rappresenta davvero molto poco rispetto a quanto realmente dovuto.
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