Emiliano Boi infermiere maresciallo della marina militare Italiana a processo per aver tutelato la salute pubblica.
Il maresciallo della marina Italiana Emiliano Boi Infermiere, conosciuto nel web per le battaglie contro il demansionamento infermieristico rischia una condanna a diversi anni di carcere.
La Marina Militare lo accusa di rivelazioni di comunicazione militare,per aver divulgato alcune informazioni riguardanti l’analisi di laboratorio eseguite sulle acque di bordo di una nave militare ( Caio Duilio), il militare Avrebbe rivelato, , il contenuto di alcuni accertamenti condotti sulla potabilità dell’acqua consumata dall’equipaggio
Afferma il Maresciallo:«Non avevo mai visto bere l’ acqua di bordo.»
,”capii che gli esami effettuati non erano in linea con il decreto legislativo n. 31 del 2001, modificato ed integrato dal decreto legislativo n. 27 del 2002, che stabilisce i parametri minimi da analizzare», spiega l’infermiere. «Inoltre, alcuni valori microbiologici venivano rilevati, altri elusi.»
Il sottufficiale ‘infermiere denunciò immediatamente la situazione al suo comando.
«Fu presentata un’interrogazione parlamentare. Nel frattempo, inseguito il suo comandante fece analizzare l’acqua utilizzata Di bordo.il giudizio fu di non idoneità al consumo umano per la presenza di sostanze contaminanti e cancerogene, (trialometani ed idrocarburi,)racconta il sottufficiale.
Ad oggi continua regolarmente l’impiego di tale acqua per l’igiene personale e per uso alimentare, sebbene non venisse più bevuta dai militari.
«Ho sempre immaginato possibili ritorsioni, ma ho continuato a fare il mio dovere morale, agendo secondo i principi della Costituzione alla quale ho giurato fedeltà. Costituisce per me un sollievo pensare che quasi sicuramente ho salvato delle vite»,
“La salute dei militari non può non essere tutelata solo perché indossano una divisa, anzi, proprio in virtù della specificità di impiego del personale lo stesso dovrebbe vedersi garantite maggiori tutele. Trovarsi a doverle pretendere lo considero un fallimento. Chi esercita una professione sanitaria ha l’obbligo di esigere tutele per la salute, credo nella Giustizia e sono convinto di poter dimostrare di non aver commesso alcun reato penale militare.”
.«Mi sento deluso e tradito dal mio Paese. Un servitore dello Stato non dovrebbe temere di segnalare illeciti e non dovrebbe subire ripercussioni o essere perseguitato se lo fa.
Credo nella giustizia e mi aspetto che questa storia venga esaminata con cura dalla procura militare per capire cosa ci sia dietro.
Molti colleghi e amici del sottufficiale infermiere Emiliano Boi hanno mostrato solidarietà condividendo l’hashtag #iostoconboi.il processo si svolgerà presso il Tribunale militare di Verona il Il 15 gennaio 2018
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