Riflessioni dal web: Un collega mi ha inconsapevolmente – e certamente senza volerlo – fatto un bellissimo complimento.
Mi ha accusata di ENTUSIASMO.
La sua tesi era che è inutile parlare “con tanto entusiasmo” di alcune questioni che già si conoscono; inoltre la giovane età, a suo dire, mi delegittimerebbe in qualche modo.
La mia idea?
La mia idea è che c’è invece tanto bisogno di confronto, confronto tra professionisti e tra generazioni di professionisti; un confronto basato sul rispetto reciproco, soprattutto quando le formazioni sono evidentemente differenti e quindi i significati che vengono attribuiti alla propria esperienza sia di vita che professionale non coincidono.
Il rispetto, sia chiaro, va tanto dato quanto preteso; dall’ascolto di chi ha più anni sulle spalle ho sempre ritenuto ci fosse da imparare.
C’è ancora tanto da fare; non bisogna arrendersi solo perché alcuni problemi, essendo di vecchia data, paiono irrisolvibili, anche perché sono tesi a peggiorare con il tempo se si resta inermi – vedi il tema delle condizioni lavorative nelle strutture sanitarie italiane, caratterizzate da scarsità di organico e ricorso sistematico allo straordinario e al demansionamento come modalità per farvi fronte, etc.
Noi giovani abbiamo e dobbiamo avere una parte attiva, non passiva; propositiva, partecipe (per quanto possibile).
Sì, sono entusiasta… vorrei vivere in una comunità professionale che si progetta insieme, basata sul dialogo costruttivo di senso, capace di riflettere in maniera fertile sulla propria identità e di trovare nella diversità di punti di vista, ma unità d’intenti, una ricchezza che porti a una crescita continua.
Daniela Pasqua.
NurseNews.eu