AGRIGENTO – Non ottiene il riconoscimento di alcuni benefici assistenziali si infuria riconosce un membro della commissione invalidi civili e lo aggredisce selvaggiamente con calci e pugni.
A farne le spese un funzionario del servizio invalidi civili dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento.
Il funzionario è stato trasportato in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni di Dio”.
I sanitari gli hanno diagnosticato un trauma cranico facciale e addominale.
Per i gravi traumi riportati si trova ricoverato in ospedale, in prognosi riservata.
Sulla vicenda interviene con una nota la segreteria provinciale UIL FPL AGRIGENTO a firma del suo Segretario Generale Territoriale UIL FPL
Dr. Luigi Danile che scrive:
“Apprendiamo, in queste ultime ore, dell’ennesimo deplorevole e gravissimo atto di violenza consumato ai
danni di un collega dell’ufficio invalidi civili.
Esprimiamo solidarietà al collega ferito, ‘colpevole’ di aver adempiuto ai propri doveri professionali.
Quanto accaduto, purtroppo, non è un caso isolato”.
Tale ’aggressione è un fatto increscioso che non da sicurezza agli operatori della Sanità, che rischiano la propria
vita ogni giorno.
Tuttavia, i drammatici eventi che hanno colpito il nostro Collega e gli atti di violenza sempre più frequenti,
rendono indispensabile porre un’attenzione particolare nei confronti di un Comparto “sanità” che svolge
funzioni di garanzia per la salute dei cittadini e per servizi ad essa collegati.
Chiediamo – come Uil Fpl – l’avvio immediato di un confronto che permetta di superare le grandi
problematiche sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, divenute oramai insostenibili.
Dobbiamo dare una risposta immediata alla segnalazioni che i lavoratori ci rappresentano, quotidianamente,
garantendo loro, una normale sicurezza e serenità in tutti i posti di lavoro.
Inoltre, chiediamo una consulta immediata per la sicurezza sul lavoro con la partecipazione del Prefetto, del
Questore e del Comandante Provinciale dei Carabinieri della Guardia di Finanza e di tutte le forze dell’ordine.
“La misura è colma.
Non aspettiamo che ci scappi il morto”.
In attesa di riscontro e risposta scritta, si porgono distinti saluti.
La nota è stata inviata al Direttore Generale Asp 1 Ag,
al Direttore Amministrativo,
al Direttore Sanitario
e per conoscenza al Prefetto di Agrigento,
al Sig. Questore,
al Comandante dei Carabinieri,
al Comandante della Giardia di Finanza,
ai Comandanti delle Forze dell’Ordine.
Di seguito la nota
Di: Amato Angelo
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