Militari in ospedali e pronto soccorso dopo le ultime aggressioni subite dal personale sanitario. E’ questa la promessa del ministro per la Salute Giulia Grillo. “Le ripetute e gravissime aggressioni nei pronto soccorso e negli ospedali ai danni del personale sanitario, non possono avere alcuna spiegazione e giustificazione. I fatti anche di queste ore confermano l’assoluta necessità di un intervento legislativo. Ho chiesto di presentare in Cdm un disegno di legge a tutela dei dipendenti del Servizio sanitario Nazionale, con presidi di Forze dell’Ordine nelle strutture”.
Il progetto avrà inizio in tre città, più precisamente saranno interessati il Cardarelli di Napoli, il Vittorio Emanuele di Catania e il Civico di Palermo. Saranno inoltre inasprite le sanzioni penali per aggressioni nei confronti di operatori sanitari.
Verrà istituiti anche un Osservatorio anti-violenza e una campagna di comunicazione e informazione per spiegare ai cittadini i ruoli dei sanitari. Venerdì 10, il Consiglio dei ministri avrà il compito di valutare la proposta.
Il Partito democratico ha mostrato la sua disapprovazione sulle misure militari che si intendono usare.
“Non riteniamo – hanno dichiarato i deputati Elena Carnevali e Paolo Siani – che la soluzione adeguata sia la riproposizione di “Strade Sicure” negli ospedali. Sappiamo bene che i militari non hanno alcun potere di intervento nei casi di reati. Piuttosto oltre all’aumento delle sanzioni, è opportuno verificare la possibilità che il personale medico, o almeno quello più esposto, possa essere considerato Pubblico Ufficiale, solo durante esercizio”.
Assicurando però che “la ministra Grillo troverà il contributo del gruppo parlamentare del Pd al ddl per contrastare le ripetute violenze e aggressioni a danno dei professionisti della sanità, perché si tratta di un intervento quanto mai urgente, come ribadito dall’ ordine dei medici e dei tanti professionisti