La circolare INPS n 3114 del 7 agosto 2018 ha dettato l’ultima parola su quanto il COINA da tempo affermava.
Partiamo dall’inizio, a Novembre del 2017 questa O.S. ha informato prima verbalmente e poi anche per iscritto l’Amministrazione di un grande Policlinico Universitario Cattolico di Roma della anomalia sul calcolo delle giornate di permesso (ex Legge 104/92), nello specifico per il turno notturno.
Per confutare qualsiasi dubbio il COINA ha anche richiesto un interpello presso l’INPS tramite la partner AADI [LEGGI] sulla materia in questione. A febbraio e marzo 2018 ci è giunta la risposta sia da parte dell’INPS che del Ministero del Lavoro, il quale risponde per competenza. Entrambi gli enti hanno avallato quanto da sempre asseriva il Coina ovvero che per il turno di lavoro notturno è necessario un solo giorno di permesso L. 104/92.
A fronte di queste risposte, tale O.S ha chiesto di dare seguito a quanto descritto dall’INPS e Ministero del Lavoro. Dapprima, l’amministrazione ha preso tempo e successivamente ha deciso di valutare l’attuazione dopo l’estate, poiché la risposta dell’INPS, a loro dire, era generica e non indicativa verso l’Azienda e quindi necessario di ulteriori verifiche.
Il Coina, che agisce sempre nel rispetto delle regole e per/con gli esercenti le professioni sanitarie, i quali per loro natura lavorativa sono maggiormente colpiti da tale anomalia, non ha perso tempo, inviando all’INPS, in prima persona, un nuovo interpello sullo stesso quesito.
Certamente non omettendo che vi erano già delle risposte da parte dell’istituto stesso che dal Ministero del Lavoro. Inoltre si è dovuto fare presente che l’Amministrazione del Policlinico, calcolando 2 giorni di 104 a fronte di un giorno di lavoro, ha generato un duplice danno sia per il lavoratore, che usufruisce di un un giorno di 104 in meno al mese, circa 12 l’anno e sia verso l’INPS, che a fronte di 2 giorni di L. 104/92 effettivi di lavoro, l’azienda, molto probabilmente, richiede 3 giorni di rimborso all’Ente Previdenziale.
A seguito di questa nuova richiesta di chiarimento da parte del COINA, l’INPS ha deciso di emanare una nuova Circolare n. 3114/18, la quale recita nel punto in questione: “Si precisa infatti che, sebbene il lavoro notturno si svolga a cavallo di due giorni solari, la prestazione resta riferita ad un unico turno di lavoro in cui si articola l’organizzazione. Ne consegue che il permesso fruito in corrispondenza dell’intero turno di lavoro va considerato pari ad un solo giorno di permesso anche nel caso in cui si articoli a cavallo di due giorni solari.“.
Va comunque chiarito come il COINA si sia fatto carico di questa problematica con scrupolosità nel rispetto delle regole ma soprattutto nella solitudine, senza il ben che minimo interesse da parte di chi si definisce paladino dei lavoratori.
Non possiamo considerarla solo una semplice vittoria ma una ennesima rivincita della giustizia.
Finché abbiamo fede nella nostra causa e una volontà indomabile di vincere, la vittoria non ci sarà negata. (Winston Churchill)