Inchiesta de “Il Tempo” svela qualcosa di incredibile. La Curia di Viterbo incassa una marea di soldi per mandare in corsia i preti a dare conforto ai malati.
Vi è mai capitato di veder girare nelle corsie dell’ospedale un prete? Certo che sì! Un salutino in tutta fretta, qualcuno in cappella a confessarsi, altri magari partecipano a qualche rosario ma, a fine mese, la paga è assicurata. La Asl di Viterbo, infatti, paga alla Curia la bellezza di 100 mila euro all’anno solo ai preti che girano per Belcolle.
E noi che credevamo che lo facessero per scopo umanitario e per missione. Dalla delibera che potete vedere qui sotto con i vostri occhi c’è scritto tutto.
Come ha scritto il quotidiano “Il Tempo”, Viterbo non è che una goccia nel mare delle centinaia di migliaia di euro che la Sanità regionale spende per avere un “prete in corsia”.
Poi però non ci sono soldi da spendere in tanti, troppi servizi che sono, questo sì, carenti. Vedi la carenza di 60.mila infermieri e personale di supporto all’assistenza.
Che aggiungere altro se non che questa cosa non fa altro che peggiorare il ruolo di una Chiesa ormai allo sbando e che non fa niente per niente. Tutto ha un prezzo, anche l’estrema unzione.