Qualunque Infermiere ( tranne ovviamente i Lor signori comodamente seduti nelle poltrone) che abbia lavorato in un qualunque reparto di degenza sa benissimo che la stragrande maggioranza delle risposte alle chiamate del paziente, tramite dispositivo acustico di chiamate, C.d. campanello, si esauriscono in mere richieste di attività alberghiere. ( mi abbassi la tapparelle, mi dice che ore sono, mi abbassi lo schienale piuttosto che mi spegne il televisore ecc).
Tanto premesso, si discute se sia più congruo, ai fini di una corretta e qualitativa assistenza, che a rispondere sia un Infermiere o invece l’Operatore Socio Sanitario.
Si tratta di una discussione annosa alla quale ha già dato risposta la Suprema Corte di Cassazione appena che 35 anni fa
Infatti, la Suprema Corte di Cassazione già nel 1985 con sentenza. n. 1078, RG n. 9518/80, Cron. 2210 del 09 febbraio 1985) statuì che: “Non compete all’ infermiere, ma al personale subalterno, rispondere ai campanelli dell’unità del paziente, usare padelle e pappagalli per l’igiene del malato e riassettare il letto.
Potrei fermami qui, visto il riconosciuto potere di nomofilachia della Corte di Cassazione.
Ma vi è più. tra le competenze dell’ O.S.S (ACCORDO STATO-REGIONI DEL 22 FEBBRAIO 2001) testuale si legge: L’ OSS è “l’operatore che, a seguito dell’attestato di qualifica conseguito al termine di specifica formazione professionale, svolge attività indirizzata a soddisfare i bisogni primari della persona, nell’ ambito delle proprie aree di competenza, in un contesto sia sociale che sanitario;
Tra le competenze tecniche ad litteram leges :
“Sa osservare, riconoscere e riferire alcuni dei più comuni sintomi di allarme che l’utente può presentare (pallore, sudorazione ecc.); attuare interventi di primo soccorso;
L’aver usato il legislatore la succitata locuzione indica che lo stesso operatore è in grado di richiedere l’intervento dell’Infermiere quando necessario, l’infermiere a sua volta potrà decidere se chiamare il medico se lo ritenesse opportuno.
La convinzione, da taluni rimarcata, secondo cui a rispondere ai campanelli dovrebbe essere l’infermiere, sostenendo il principio che “non si può sapere a priori le problematiche del paziente”, trova il limite logico che, se così fosse, ad ogni chiamate dovrebbero rispondere contemporaneamente medico ed Infermiere e questa condizione sarebbe a dir poco assurda oltre che depauperante per l’assistenza stessa, basti pensare ad un infermiere che deve continuamente interrompere la somministrazione della terapia per rispondere continuamente ai campanelli e ai rischi di malpractice che tale condizione esporrebbe.
Pertanto, lasciamo che gli Infermieri si occupino di pianificare, gestire e valutare l’assistenza, come previsto dal profilo professionale avvalendosi dell’opera preziosa del personale di supporto OSS.
Con buona pace di qualche anacronistica docente …
Matteo Incarviglia
Segretario ADI
Redazione NurseNews. Eu