Fra i trenta membri del Consiglio revocati oggi dalla Grillo figurano nomi illustri, dai genetisti Dallapiccola e Novelli al farmacologo Garattini, dal ginecologo Scambia all’oncologo Napoleone Ferrara
Roberta Siliquini: le modalità della revoca hanno lasciato perplessi
Dopo appena un anno dal suo insediamento, il Consiglio superiore di sanità è stato di fatto sciolto con la revoca delle nomine dei membri non di diritto da parte del ministro della Salute, Giulia Grillo. Il Css, organo tecnico-consultivo del ministero, viene rinnovato ogni tre anni, quindi il mandato dei suoi membri, scelti dall’allora ministro Lorenzin nel dicembre del 2017, in teoria sarebbe scaduto nel 2020. Si tratta di 30 membri nominati che si aggiungono a quelli di diritto (rappresentanti di ministero, Aifa e Istituto Superiore di Sanità). Fra i trenta membri revocati figurano nomi illustri, dai genetisti Dallapiccola e Novelli al farmacologo Garattini, dal ginecologo Scambia all’oncologo Napoleone Ferrara.
“Serve discontinuità, spazio al nuovo”
“Il Consiglio superiore di sanità è organo di consulenza tecnico-scientifica del ministro della Salute e, dunque, ho deciso di dare un segnale di discontinuità rispetto al passato rinnovando la composizione dei 30 membri di nomina fiduciaria. Siamo il governo del cambiamento e, come ho già fatto per le nomine di mia competenza nei vari organi e comitati del Ministero, ho scelto di aprire le porte ad altre personalità meritevoli”. Così in una nota il ministro Grillo.
“Sono sicura che alcuni componenti del Css possano essere nuovamente nominati, di certo non i vertici, che devono avere la fiducia e la piena sintonia con il ministro in carica”, continua. “La decisione di revoca degli organismi collegiali, e dunque del Css, andava presa entro il 5 dicembre, ossia a sei mesi dalla fiducia del mio Governo al Parlamento (5-6 giugno 2018). Ringrazio tutti i componenti uscenti del Css, di cui mi preme sottolineare l’indiscutibile valore tecnico-scientifico, ma è tempo di dare spazio al nuovo”.
Siliquini: non vedo alcuna ragione scientifica
Tra i revocati la presidente Roberta Siliquini, che coglie l’occasione “per ribadire il mio sincero ringraziamento a straordinari colleghi ed eccellenti scienziati che si sono prestati con dedizione, rigore, competenza e indipendenza scientifica al servizio del Paese”, sottolineando però la sua sorpresa per la comunicazione ministeriale giunta senza alcun preavviso.
“Visto l’alto spessore dei membri che compongono il Consiglio superiore di sanità (CSS), non vedo alcuna ragione scientifica alla base della decisione del ministro della Salute Giulia Grillo di revocare la nomina dei componenti non di diritto dell’organismo”, afferma all’Ansa la presidente uscente del CSS, Roberta Siliquini. “Siamo stati colti alla sprovvista ed avvertiti della revoca delle nomine solo oggi attraverso una lettera. Il ministro Grillo, in questi mesi – ha sottolineato Siliquini – non ci ha mai convocato. È ovviamente nelle prerogative del ministro decidere una revoca delle nomine, ma non ne comprendo la ragione visto che ad oggi il CSS non ha neanche avuto modo di farsi conoscere né di incontrare il ministro Grillo. Non c’è dunque alcuna ragione scientifica per tali revoche”.
I componenti del CSS la cui nomina è stata revocata con decreto sono 30, su un totale di 56 membri.
“I componenti non di diritto, ovvero che non fanno parte del CSS per il loro ruolo istituzionale – sottolinea Siliquini – sono personalità di alto spessore tecnico-scientifico, coloro che vengono consultati per esprimersi su specifici temi”. “Prendiamo atto della decisione del ministro. Sono molto soddisfatta – conclude Siliquini – del lavoro svolto in questi 4 anni, visto che il CSS uscente è stato rieletto per acclamazione nel dicembre 2017. Spero che chi ci sostituirà possa lavorare al meglio”.