Questa volta ci abbiamo sperato davvero, forse per questo la delusione è ancora più cocente.
Nell’incontro di luglio scorso, col Ministro per Famiglia e Disabilità Lorenzo Fontana, abbiamo subito trovato una sintonia particolare. E invece … la Legge di bilancio appena approvata non ha accolto nessuna delle istanze che abbiamo proposto al ministro Fontana. Vediamo in dettaglio:
Anzitutto il padre di ogni provvedimento: l’innalzamento della quota di PIL da destinare alle politiche per le famiglie con figli: ASSENTE.
Il resto è conseguenza di questo punto di partenza.
Abbozzo di riforma fiscale che tenga conto dei carichi familiari, come chiede l’art. 53 della Costituzionale e ribadito da una sentenza della Corte Costituzionale del 1995: ASSENTE
Aumento degli assegni familiari: ASSENTE
Modifica dell’ISEE: ASSENTE
Modifica del sistema dei ticket sanitari, che tengano conto dei carichi familiari: ASSENTE
IVA agevolata sui prodotti per la prima infanzia: ASSENTE
Misure per l’abitazione di famiglie numerose: ASSENTE
Contributi figurativi per le lavoratrici madri di almeno 3 figli: ASSENTE
Agevolazioni per i figli di famiglie numerose per l’accesso all’impiego: ASSENTE
Corsia preferenziale per i genitori di famiglie numerose che hanno perso il lavoro: ASSENTE
Misure per gli incapienti a causa del numero elevato di figli: ASSENTE
A onor del vero, qualche cosina nella Legge c’è: il contributo per gli asili-nido viene elevato da 1.000 a 1.500 euro. Poi c’è quella misura sbandierata dai media: la concessione gratuita di terreni alle famiglie in cui nasca il terzo (o superiore) figlio nel 2019, 20120 e 2021. Contestualmente, un contributo di 200 mila euro da rendere a tasso zero. E’ un provvedimento molto curioso: anzitutto perché lo si fa passare per una misura a vantaggio delle famiglie numerose, ma chi ha già 3 o più figli e non ne avrà (anche per raggiunti limiti di età) nei prossimi 3 anni, sarà escluso dal beneficio: quindi la maggioranza delle nostre famiglie. Altra cosa: i terreni si trovano per lo più al Sud, verosimilmente in quanto confiscati alle mafie. Ci sembra una discriminazione fra poveri di serie A e B. Infine, il Ministro dell’Agricoltura – l’ideatore della misura, e non il Ministro Fontana – cerca di far credere che i 200.000 euro sono a fondo perduto, cioè regalati. Ecco, le famiglie numerose si possono ignorare, a loro si può far credere anche che “non ci sono le risorse”, come hanno fatto i Governi precedenti. Ma prenderle in giro, per favore, no: saremo anche conigli un po’ incoscienti, ma cretini no.
Carlo Dionedi
Direzione politica nazionale Anfn
Fonte
Famiglienumerose. Org