Mangiando cibi industriali troppo lavorati si ha un aumento di rischio di morte prematura per malattie croniche, cardiovascolari o tumori
Lo rivela uno studio condotto in Francia e pubblicato sulla rivista JAMA Internal Medicine.
Lo studio è stato condotto da Laure Schnabel dell’Università di Parigi, coinvolgendo 44.551 adulti francesi dai 45 anni in su (età media 57 anni).
Il campione è stato seguito per molto tempo e con una cadenza semestrale e doveva riferire minuziosamente cosa aveva mangiato nelle ultime 24 ore.
Nel corso del periodo di follow up sono avvenuti 602 decessi.
I ricercatori hanno stimato il consumo di cibo industriale da parte di ciascuno ed è emerso un aumento di rischio di morte prematura del 14% per ogni aumento del 10% del cibo industriale nella dieta di ciascuno.
Questi cibi sono prodotti a livello industriale e contengono moltissimi ingredienti che includono additivi (usati per vari scopi) – scrivono gli autori del lavoro.
“Questi cibi sono consumati soprattutto come snack, dessert, o cibi pronti da mangiare o da scaldare ( wurstel e patatine soprattutto) e il loro consumo è esageratamente aumentato nelle passate decadi”, causa la’fame di tempo’ che spinge a scegliere cibi pronti.
Insieme agli additivi, possono giocare un ruolo nell’insorgenza di malattie croniche anche le sostanze chimiche presenti nelle confezioni (che possono finire nei cibi e spesso associate in altri studi a diverse malattie) e anche il tipo di preparazione industriale che a volte richiede altissime temperature.
Come orientarsi quindi nella scelta dei cibi per non cadere in acquisti sbagliati e ritrovarsi inconsapevolmente a mangiare cibo ultra-lavorato?
È importante scegliere cibi semplici: quindi, leggere l’etichetta e cercare prodotti con pochi ingredienti e soprattutto la cui lista non contenga nomi sconosciuti (sicuramente riferiti a qualche sostanza aggiunta, additivi, coloranti etc) ma solo ingredienti conosciuti.
Di:Amato Angelo
Termini Noemi