Qualxhe mese fa il Ministero della difesa ha indetto un bando di concorso per laureati triennali in ingegneria da arruolare nel ruolo degli Ufficiali della capitaneria di porto; stranamente, solo 2 giorni dopo, con le lauree per le professioni sanitarie e’ stato indetto il bando di concorso per Marescialli scuola sottoufficiali a nomina diretta.
Ma chi glielo spiega che se si assume un laureato e lo si inquadra nel ruolo Marescialli si sta andando contro al principio di equiordinazione del pubblico impiego tanto proclamato, lo stesso maresciallo laureato, peraltro, qualora dovesse perdere l’idoneita’ al servizio militare, per motivi di servizio o meno, transiterebbe all’impiego civile in Area 2 anziche’ in Area 3 non potendo piu’ esercitare la professione sanitaria!!!! L’Area 2 infatti non consente di esercitare alcuna professione sanitaria, bensi’ quella ausiliaria! Professionalizziamo le forze armate oppure demansioniamo il titolo di studio prevedendo concorsi per laureati marescialli a nomina diretta? P.S.: stranamente questo discorso non vale per i laureati triennali in ingegneria, ma che strano!
Emiliano Boi.