La vera novità rispetto a tutti i codici deontologici precedenti e anche a quelli di molte altre professioni è che la FNOPI, in oltre un anno di consultazioni serrate, ha voluto seguire un iter complesso e trasparente: una commissione ha messo a punto inizialmente un testo che poi è andato alla consultazione pubblica on line degli infermieri per tornare di nuovo alla Commissione e agli Ordini che l’hanno riassemblato.
Successivamente sono cominciate le consultazioni con giuristi, etici, bioetici, associazioni dei malati (praticamente tutte, riunite in gruppi per esaminare i vari articoli e fare proposte visto che il Codice serve nella loro ottica ai professionisti sì, ma anche alla tutela dei pazienti), rappresentanti ufficiali di tutte le religioni (cattolica, ebraica, islamica, buddista, shintoista ecc.). Infine un altro passaggio di messa a punto e limatura con i presidenti di Ordine e la Commissione incaricata della stesura del Codice e anche la presentazione al ministro della Salute, in quanto vigilante e organo di tutela della professione, ma anche dei pazienti.
Un documento ancora del tutto aperto a ulteriori proposte di tutti coloro che stanno prendendo ora parte al dibattito, in rappresentanza di tutti gli Ordini provinciali.
Fnopi