Le infezioni gastrointestinali con vomito e diarrea nei bambini sono molto frequenti: ecco come intervenire nel modo più appropriato
Diarrea e vomito nei bambini
I disturbi gastrointestinali che si presentano con vomito e diarrea nei bambini sono estremamente diffuse, soprattutto tra quelli che frequentano scuole e asili.
Basti pensare che le infezioni da rotavirus, il virus responsabile della maggior parte dei disturbi gastrointestinali, colpiscono almeno una volta praticamente tutti i bambini nei primi 5 anni di vita e rappresentano la prima causa di ricovero ospedaliero per i bambini. Per il rotavirus esiste attualmente un vaccino che viene raccomandato dai pediatri.
Cosa fare
Il rischio più imponente è la disidratazione.
La presenza di disidratazione nel proprio bimbo si può riconoscere se si notano:
apatia
lingua e bocca asciutte
notevole diminuzione della produzione di urine
difficoltà nel risveglio
Le scariche di diarrea e il vomito possono causare una seria e pericolosa perdita di liquidi dall’organismo e per questo la cura più importante e urgente per un bambino con la diarrea è l’idratazione.
Il piccolo deve bere a volontà nelle prime 4-6 ore dall’inizio delle scariche una soluzione glucosalina che serve a reintegrare sali minerali e liquidi e se si allatta al seno l’allattamento non va sospeso.
Rimedi
E’ importante, come detto, reidratare il bambino con latte materno, se si allatta artificialmente sospendere l’allattamento e somministrare soluzioni reidratanti con sali e glucosio nelle concentrazioni indicate dal pediatra, se il bambino è svezzato, è bene non dargli nulla da mangiare per circa 6 ore e somministrare soluzioni reidratanti. Se il bambino non gradisce le soluzioni reidratanti, proporre succo d’arancia, tè deteinato o succo di mela diluito. Dopo si può somministrare cibo solido. Esistono in commercio anche dei latti in formula che sono specifici per il trattamento della diarrea e il medico potrà prescrivere eventualmente un farmaco antidiarroico e dei probiotici, utili a riequilibrare l’equilibrio della flora intestinale.
Per ridurre al minimo il rischio di irritazione della pelle è importante lavare il sederino dopo ogni scarica usando acqua e un detergente delicato, e asciugarlo tamponando leggermente la pelle senza strofinare. Può essere utile in questo caso l’utilizzo di paste protettive con ossido di zinco
Per il vomito possono essere utili anche rimedi naturali allo zenzero, ma è sempre meglio chiedere al pediatra.
Se il bambino ha anche la febbre si può somministrare del paracetamolo (eventualmente una supposta, per evitare che vomiti il farmaco ingerito per via orale), ma solo nel caso in cui la febbre sia alta e i sintomi spossino molto il piccolo.
Cosa mangiare
In caso di diarrea è bene prediligere frutti come la mela o la banana, pane, patate, riso, pesce e carne bianca cotta al vapore e condita con un filo d’olio. Non è necessario seguire una dieta in bianco, ma è bene non esagerare con il consumo di zuccheri e dolci, cibi grassi ed evitare per qualche giorno legumi, latticini, verdure a foglia verde.
Mal di pancia, si cura con l’omeopatia
Se il bimbo ha il vomito la cura migliore è il digiuno: il bambino non avrà voglia di mangiare e non bisogna forzarlo. L’importante è idratarlo offrendogli piccoli cucchiaini d’acqua da bere lentamente e senza esagerare.
Quando avrà voglia di mangiare iniziare con fette biscottate o biscotti secchi, per poi passare gradualmente alla pasta condita con un sughetto bollito o un po’ di pesce.
Quando preoccuparsi?
E’ bene chiamare il pediatra immediatamente in queste circostanze:
se il bambino ha meno di 3 mesi, se il vomito ripetuto impedisce al bambino di bere
se il bambino appare disidratato (ha perso peso, urina poco o nulla, ha la bocca asciutta, è prostrato)
se continua ad avere scariche liquide, dolori alla pancia e non riesce a prendere né cibo, né medicine
se in generale appare estremamente stanco o debilitato.
Vomito o rigurgito?
È importante saper distinguere il vomito dal rigurgito nel neonato: quest’ultimo si presenta quando il bambino espelle, insieme all’aria inghiottita attraverso la suzione, una quantità esigua di latte.
Alcuni bambini rigurgitano il latte dopo ogni pasto e solo se ciò si verifica con una certa frequenza e con un espulsione abbondante, è bene consultare il pediatra.
Se il latte eliminato è in quantità notevole e si presenta “a ricottina” si tratta di vomito