“Può causare la morte per arresto cardiorespiratorio o annegamento“
fate attenzione quando vi tuffate in acqua al mare o in un lago,
a come reagisce il nostro corpo. E’ bene evitare di tuffarsi se fa troppo caldo e l’acqua è troppo fredda. Il rischio è l’idrocuzione. Questa è la definizione: si tratta di una sincope da immersione rapida in acqua, specialmente fredda, caratterizzata da riflessi neurovegetativi che possono causare anche morte per arresto cardiorespiratorio o annegamento.
Il meccanismo patogenetico dell’idrocuzione risulta una vasocostrizione, che a sua volta provoca riflessi a livello del tronco dell’encefalo, interessando sia i centri di regolazione cardiaca sia quelli respiratori (arresto cardiorespiratorio); se non sono coinvolti i centri bulbari in modo letale, l’arresto di circolazione e di ossigenazione cerebrale provoca comunque sincope con perdita di coscienza, con conseguente annegamento qualora il soggetto non possa essere subito soccorso. L’idrocuzione inoltre, può essere favorita da processi digestivi in corso.
(fonte dizionario Treccani Medicina)