La giunta provinciale cancella per sempre le sanzioni da 35 euro che dovevano partire a luglio Nuovo sistema: dal prossimo autunno le prestazioni differibili, se volute dal paziente, saranno interamente a suo carico.
Dietrofront, a poche settimane dalla loro partenza, sulle multe per l’utilizzo improprio del pronto soccorso. Dopo diverse proroghe dovevano entrare in vigore dal primo luglio prossimo e, invece, non ci saranno più. Neppure in futuro. Al loro posto una nuova normativa, contenuta in nuce nell’assestamento di bilancio 2019 della Provincia, e che si esplicherà appieno nel prossimo autunno. Così afferma l’assessore provinciale alla sanità, Thomas Widmann. «Perché l’obiettivo non deve essere quello di reprimere, ma di educare».
La sanzione avrebbe dovuto partire prima a gennaio 2019, poi a maggio, ma la giunta provinciale ci aveva ripensato e l’aveva fatta slittare al primo luglio. Ma il debutto della sanzione da 35 euro, quota aggiuntiva al ticket di 15 euro di Pronto soccorso per gli accessi differibili (codici di triage verde o bianco/blu) adesso scompare del tutto. Ma il problema resta. Sempre uguale a sé stesso: è quello dei codici non urgenti che intasano il servizio. Ogni anno entrano al Pronto soccorso del San Maurizio oltre 76 mila persone. «E più della metà – ha ripetuto un’infinità di volte il primario Mario La Guardia – non ha alcun bisogno del servizio d’emergenza e magari si lamenta perché deve aspettare 3 ore per tutta una serie di esami e visite specialistiche».
In totale nei sette ospedali della provincia le prestazioni al Pronto soccorso arrivano a quota 258 mila (dati 2018). E si calcola appunto che le prestazioni non urgenti rappresentino circa il 60% del totale. E allora come fare per arginare le code perenni soprattutto a Bolzano e Merano. «Bisogna trovare un altro sistema che non sia quello delle multe. Perché si tratta di offrire il miglior servizio possibile e di qualità per le prestazioni urgenti, non per quelle differibili che possono essere trattate dalla guardia medica o dal medico di base», sottolinea Widmann. Per il nuovo sistema la Provincia ha messo nel bilancio di assestamento 2019 – varato dalla giunta martedì scorso e che verrà approvato in estate dal consiglio provinciale – una modifica alla legge 5 marzo 2001 n. 7 sul riordino del servizio sanitario provinciale. «La giunta provinciale emana provvedimenti per limitare gli accessi inappropriati ai servizi di pronto soccorso negli ospedali. Fatto salvo quanto previsto dal comma 5, le prestazioni differibili fruite in pronto soccorso sono interamente a carico del paziente, anche se esentato dal pagamento del ticket, nella misura stabilita dalla giunta provinciale. La giunta provinciale fissa i criteri di applicazione della presente disposizione, nonché le tipologie di pazienti escluse dal pagamento», si legge nella proposta di modifica legislativa. Che significa? «Il paziente arriva al pronto soccorso, viene visitato al triage e gli si dice se la prestazione di cui necessita ha carattere di urgenza oppure è differibile. Nel caso sia differibile e il paziente voglia comunque ottenere la prestazione, pagherà una somma che dobbiamo ancora quantificare», evidenzia l’assessore Widmann. Insomma per le prestazioni differibili si verrà scoraggiati dal pagamento della prestazione che non sarà solo il semplice ticket. I dettagli (in soldoni), però, devono essere ancora decisi.
Redazione NurseNews. Eu
Fonte Altoadige. It