Uno studio pubblicato sulle pagine della rivista PLOS Biology, accende una speranza. A breve prenderà il via una sperimentazione clinica di fase I sugli esseri umani.
Un team di ricercatori francesi ha scoperto due nuove molecole capaci di uccidere qualsiasi batterio killer oggi conosciuto. A darne notizia la stessa equipe, tramite il coordinatore Brice Felden, operante presso l’Institut national de la santé et de la recherche médicale (Inserm) e Université de Rennes 1, insieme a scienziati del Rennes Institute of Chemical Sciences (ISCR). Le molecole, hanno evidenziato i ricercatori, sono in grado di eliminare anche il temutissimo Stafilococco aureus multi-resistente.
La notizia, dona speranza. Anche perché nei prossimi decenni, infatti, l’intero pianeta potrebbe doversela vedere con una emergenza sanitaria globale. Le resistenze agli antibiotici, infatti, diventano sempre più evidenti e si teme, se non verranno presi provvedimenti, possano uccidere nel 2050 fino a 10 milioni di persone l’anno.
Creati a partire da una tossina batterica, i due antibiotici super-potenti sono risultati efficaci anche contro infezioni multi-resistenti ad antibiotici oggi in uso (ad esempio il famigerato Pseudomonas aeruginosa) e che per di più non sembrano a loro volta in grado di indurre lo sviluppo di nuove resistenze farmacologiche, quindi promettono di restare efficaci a lungo termine. Secondo il nuovo rapporto di un’agenzia congiunta Oms e Onu – UN Ad hoc Interagency Coordinating Group on Antimicrobial Resistance (Iacg) – allo stato attuale, a causa di infezioni resistenti agli antibiotici, muoiono nel mondo 700mila persone.
Il problema riguarda diversi tipi di infezione
Ai 230mila morti dovuti alla tubercolosi resistente si aggiungono quelli per infezioni del tratto respiratorio, quelle sessuali e quelle legate alle procedure mediche invasive, oltre a quelle legate al cibo. Il problema delle resistenze agli antibiotici si fa sempre più stringente anche in ragione del fatto che negli ultimi anni il processo di isolamento di nuove molecole naturali ad azione antibiotica è rallentato enormemente e di fatto si cerca di sopperire all’assenza di nuovi farmaci con l’uso di combinazioni di antibiotici già in uso da tempo. Per questo trovare o sviluppare in laboratorio molecole del tutto nuove e potenti è un po’ il Santo Graal nella lotta all’antibiotico-resistenza.
Questo lavoro parte dalla scoperta fatta dallo stesso gruppo di ricerca francese nel 2011: “abbiamo scoperto – spiega Felden – che una tossina prodotta dallo Stafilococco aureus, il cui ruolo è facilitare al batterio patogeno l’infezione, è anche allo stesso tempo capace di uccidere altri batteri presenti nel nostro corpo. Quindi abbiamo identificato una molecola con una duplice proprietà, da una parte tossica e dall’altra antibiotica” – continua. Nel nuovo lavoro gli esperti hanno creato, a partire dalla tossina, molecole che conservassero la sua funzione di antibiotico, senza però essere tossiche. Tra tutte le molecole create i ricercatori ne hanno isolate due che, testate su topolini con setticemia e con gravi infezioni cutanee, riescono a risolvere le infezioni senza dare tossicità.
I due antibiotici super-potenti sono risultati non tossici nemmeno a dosi altissime (anche 50 volte più alte della dose minima efficace). Per di più, lasciati dei batteri per alcune settimane in contatto con i due nuovi antibiotici, i microrganismi non sono stati capaci di sviluppare farmaco-resistenze specifiche per le due molecole. “Pensiamo che queste molecole rappresentino promettenti candidati per lo sviluppo di nuovi antibiotici che possano fornire terapie alternative per le resistenze antimicrobiche – conclude Felden. Il prossimo passo sarà lanciare una sperimentazione clinica di fase I su esseri umani”.
Redazione NurseNews. Eu
Fonte
Tiscali