Ma avete mai pensato a chi si prende cura, di chi cura? Quasi mai nessuno, e di solito, stranamente, i famosi amici, e alcuni parenti, sempre pronti a criticare, o fornire idee balorde, scompaiono.
E chi cura, si trova a dover affrontare prove inumane. Oltre alla gestione di tutto, burocrazia compresa.
A volte penso, quali potrebbero essere le soluzioni.
Come si potrebbe alleggerire il carico di questi angeli senza le ali. Quelli che dicono capisco, in realtà non hanno la ben che minima idea.
Non possono minimamente comprendere, il dolore, la fatica, la solitudine e la rabbia, oltre l’amore che ogni giorno chi cura affronta.
Sono gladiatori, ogni giorno combattono, senza aver scelta alcuna, se non quella di alzare lo scudo e evitare di sopperire.
Riflettiamo, perché un giorno potremmo essere noi, a dover alzare lo scudo, e la solitudine allora potrebbe opprimerci.
Il dolore, conoscerlo, guardarlo in faccia, e gestirlo.
Nemmeno immaginando lo si potrebbe descrivere.
Testo: Laura Cherubelli
Amato angelo