Inducevano le neo-mamme a scegliere l’allattamento artificiale per favorire ditte produttrici. In cambio ricevevano computer e viaggi. Tra i 18 finiti in manette anche due primari. Arresti in Toscana, Lombardia, Marche e Liguria
Inducevano le mamme a utilizzare latte artificiale al posto di quello materno mentre stavano allattando i propri bambini al seno. E questo non per motivi di salute, ma per favorire alcune aziende di note ditte produttrici. In cambio, ricevevano i più svariati “regali”, da smartphone a computer, ma anche condizionatori, televisori e viaggi all’estero. Per un giro di mazzette per centinaia di migliaia di euro. Agli arresti domiciliari sono finiti 18 persone: 12 pediatri (tra cui due primari), 5 informatori scientifici e un dirigente d’azienda di alimenti per l’infanzia. L’accusa, al momento, è quella di corruzione. Disposti anche 26 decreti di perquisizioni in Toscana, Lombardia, Marche e Liguria.
Tra i 18 arrestati ci sono otto medici di Pisa, uno del Livornese, uno di Piombino, uno di Lido di Camaiore, un primario di La Spezia (residente a Pisa) e uno di Empoli (residente a Pisa). “Siamo completamente all’oscuro di quanto accaduto e ignoravamo il comportamento dei pediatri – fanno sapere dall’Ausl 5 di Pisa – Sono una decina quelli dell’azienda Usl 5 coinvolti, circa il 30% degli specialisti di libera scelta in forza nell’azienda sanitaria. Il direttore generale sta valutando la situazione”. L’azienda sanitaria sta provvedendo a fare il quadro della situazione, per capire come evitare problemi nell’assistenza pediatrica alle famiglie che erano seguiti dai medici coinvolti.
Fonte
ILFATTOQUOTIDIANO.IT