Fatto! Il governo gialloverde non esiste più. Salvini, preso atto della volontà del Presidente del Consiglio Conte di voler rassegnare le dimissioni, ha persino ritirato la mozione di sfiducia che, a questo punto, sarebbe stata solo una inutile formalità.
Dobbiamo ammetterlo: il leader della Lega, Matteo Salvini, ha fatto un vero capolavoro, ma di dilettantismo politico.
Sì, perché in un sol colpo Salvini, il capitano, si è giocato tutto.
Intanto si è giocato il posto di ministro dell’interno e di vicepresidente del consiglio dei ministri. E con questo, si è giocato anche tutte le posizioni di governo che aveva la Lega che, sebbene in minoranza, era riuscita a dettare l’agenda al flebile Movimento 5 Stelle il quale, terrorizzato dalla prospettiva delle elezioni, era disposto a mandare giù qualunque rospo pur di godersi la rendita di posizione.
Si è giocato anche la presenza nella maggioranza. I discorsi dei leader e dei maggiorenti dei partiti interessati, primo fra tutti Matteo Renzi, hanno confermato quale sia la prospettiva per i prossimi mesi: quella di un governo PD/M5S che condannerà la Lega all’opposizione per un tempo indeterminato ma che, verosimilmente, durerà almeno fino al 2022, quando scadrà il mandato del Presidente della Repubblica Mattarella.
Si è giocato il diritto di tribuna sulle reti RAI e, probabilmente, anche su quelle Mediaset. Lo stesso Berlusconi avrà tutto l’interesse a silenziarlo per ridare a Forza Italia il ruolo centrale nella coalizione di centrodestra.
Si è giocato la leadership nella Lega. Dopo questo bel capolavoro, la fronda nel Carroccio aumenterà e i colonnelli Giorgetti e Zaia tratterranno a fatica l’insofferenza verso questo ingombrante personaggio.
Si è giocato il sostegno (ove vi sia stato – lo stabiliranno le indagini) da parte dei grandi finanziatori russi. Nessuno ha voglia di puntare su un brocco.
E si è giocato anche la possibilità di trovare copertura in Parlamento su eventuali indagini che lo dovessero riguardare. Conte non è ancora salito al Quirinale che già la procura di Agrigento ha ordinato lo sbarco dei migranti dalla Open Arms, con l’escamotage del sequestro della nave, ed ha avviato un’inchiesta per sequestro di persona a suo carico. E’ ovvio che quando arriverà la richiesta di autorizzazione a procedere, in Senato non ci sarà una maggioranza pronta ad aprirgli l’ombrello protettivo.
Oltre a tutto questo, ha fornito a Giuseppe Conte un pretesto per uscire dal cono d’ombra ed accreditarsi come leader politico e allo stesso Di Maio la possibilità di essere il perno delle prossime mosse politiche.
Insomma, Salvini ha dimostrato un dilettantismo politico che potremmo definire imbarazzante. Ha scatenato la tempesta perfetta nella quale voleva affondare tutti, ma che ha fatto annegare solo lui.
Fonte
Mondonuovonew.Com