La radiazione dell’assessore regionale alla Sanità Sergio Venturi, decisa dall’Ordine dei medici di Bologna, è illegittima. A sancirlo è la Corte costituzionale, che si è riunita lunedì in camera di consiglio per esaminare il ricorso presentato dalla stessa Regione, che aveva sollevato un «conflitto di attribuzione» nei confronti dell’ordine professionale e impugnato la radiazione.
In attesa del deposito della sentenza, la Corte annuncia dunque che il ricorso è stato accolto. L’atto dunque è nullo, la vicenda si chiude a tutti i livelli e Venturi non è più un medico radiato. «Ringrazio tutti quelli che mi hanno sostenuto — è il suo primo commento —. Ho la conferma che il mio lavoro non meritava un provvedimento che aveva cancellato i tanti sacrifici fatti per terminare gli studi universitari».
La decisione
La Consulta ha deciso che «non spettasse all’Ordine adottare un provvedimento disciplinare nei confronti di un componente medico della Giunta regionale, per aver proposto e concorso ad approvare un atto politico-amministrativo regionale sgradito all’Ordine professionale». Ovvero, le linee di indirizzo regionali che prevedono la presenza di soli infermieri specializzati sulle ambulanze, senza medici. Una vicenda su cui l’Ordine aveva aperto, prima di quello contro Venturi, altri dieci procedimenti disciplinari. Quella contro Venturi è stata la massima sanzione decisa. «Così facendo — sostengono i giudici — l’Ordine dei medici ha invaso la competenza assegnata alla Regione dagli articoli 117 e 118 della Costituzione, in materia di organizzazione sanitaria». La Consulta ha quindi ritenuto che «l’Ordine, nel sanzionare il medico-assessore, di fatto ha sindacato le scelte politico-amministrative della Giunta in materia di organizzazione dei servizi sanitari, su cui non ha alcuna competenza».
Bonaccini soddisfatto
«Sono molto soddisfatto perché sono state accolte le ragioni per le quali come Regione avevamo impugnato la radiazione — commenta il governatore Stefano Bonaccini —. Ma sono estremamente soddisfatto soprattutto per Sergio, perché essere radiati ingiustamente dalla propria professione, è stato un atto grave e inaccettabile». «Al di là dell’essere convinti dell’efficacia del nostro provvedimento — prosegue il presidente della Regione — abbiamo sempre avuto la convinzione che fosse grave l’invasione della sfera di autonomia costituzionalmente riservata alla Regione. La Corte ha ripristinato la legalità violata». «Ringrazio la mia famiglia — dichiara Venturi —, che mi è stata accanto anche nei momenti di sconforto, gli avvocati che ci hanno dato convinzione e tenacia, e gli avversari politici che mi avevano espresso solidarietà. Un grazie a Stefano Bonaccini e ai colleghi della Giunta». E ora? «Si tratterà di verificare le responsabilità di chi ha adottato questo provvedimento nelle sedi di competenza», ha detto il legale di Venturi, avvocato Vittorio Manes. Resta in piedi infatti, il procedimento penale per i nove commissari che deliberarono la radiazione, accusati di concorso in abuso di ufficio e per cui è fissata l’udienza preliminare il 5 dicembre. Inoltre si dovrà verificare l’entità dei danni civili: quello di immagine provocato dalla vicenda alla Regione e alla figura professionale di Venturi.
Fonte
Corrieredibologna. Corriere.It