Il coronavirus secondo Xi: «La più grande emergenza sanitaria della nostra storia»
L’ammissione del presidente in videoconferenza con 170mila funzionari. «Dobbiamo trarre una lezione dalle nostre carenze».
L’epidemia del coronavirus «è la più grande emergenza sanitaria nella storia della Cina», dalla fondazione del sistema comunista nel 1949 a oggi: è quanto ha detto il presidente Xi Jinping, nel corso di un collegamento avuto oggi in videoconferenza con 170mila funzionari statali di livello centrale, locale e militare. Una riunione ad ampio raggio «senza precedenti», secondo il tabloid Global Times, con l’obiettivo di coordinare la risposta dello Stato.
Le carenze
Il presidente cinese ha ammesso che la Cina deve trarre una lezione dalle «carenze» emerse nella risposta alla crisi del nuovo coronavirus. Un’ammissione di questo genere è molto rara da parte del leader incontrastato della seconda economia mondiale, in un Paese dove la dirigenza comunista ha ricevuto (altra cosa rara) diverse critiche per le mancate risposte alla crisi. L’epidemia ha contagiato finora 77 mila persone in Cina, uccidendone 2.400. «E’ una crisi, e una grande prova per noi» ha dichiarato il presidente Xi secondo quando riportato dalla tv nazionale.
Doppia quarantena
Le autorità di Wuhan, epicentro dell’epidemia con 11 milioni di abitanti, hanno introdotto una quarantena obbligatoria di 14 giorni per i pazienti con coronavirus già guariti, dopo che alcuni di loro una volta dimessi sono risultati positivi. Da oggi, tutti i pazienti che erano stati ricoverati e dimessi devono essere inviati in luoghi designati per due settimane di quarantena e osservazione medica, ha riferito il centro di comando per il trattamento e il controllo del coronavirus della città su Weibo, l’equivalente cinese di Twitter, citato dal South China Morning Post.
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Fonte
Corriere. It