Nell’ambito della Formazione Continua in Medicina (ECM), U.O Formazione e Aggiornamento dell’A.O.U. Policlinico Vittorio Emanuele,
diretto da Angelo Gambera, grazie alla “vision” aziendale del Direttore Generale, Giampiero Bonaccorsi e del Direttore Sanitario, Antonio Lazzara, dell’A.O.U. Policlinico-V.Emanuele di Catania,
sono stati attivati dei corsi di formazione Basic Life Support & Defibrillation (BLSD) adulto, pediatricev e lattante.
Le attività, in regime dal 2017, sono rivolte al personale sanitario: medici, infermieri, OSS e a personale amministrativo, seguendo le Linee Guida e le raccomandazioni ILCOR 2015 (International Liaison Committee on Resuscitation) sono finalizzate al rilascio dell’autorizzazione all’impiego dei DAE ai sensi del D.M. Sanità 18.03.2011 e del decreto assessoriale alla salute della Regione Sicilia n° 2345 del 29.11.2016.
Obiettivo principale di tale formazione,
che ha visto nel triennio 2017-2019 effettuate 83 edizioni con oltre 1200 partecipanti permettendo al personale dell’Azienda di fornire aiuto in caso di emergenza all’interno dei servizi e delle UUOO e negli spazi Comuni dell’Ospedale ovvero spazi esterni ai Padiglioni dei diversi Nosocomi aziendali,
è di far apprendere una metodologia didattica teorica e pratica relativa alla gestione di un soggetto in arresto cardio-circolatorio attraverso l’utilizzo delle tecniche di Rianimazione Cardio-Polmonare ( RCP ) e l’addestramento all’utilizzo del DAE (Defibrillatore Automatico Esterno) preventivamente autorizzato.
A Coordinare tale attività , in qualità di Responsabile Scientifico dei Percorsi Formativi DAE , è il Dott. Alessandro Carbonaro, Cardiologo, presso la Cardiologia del P.O. G. Rodolico, Pad 8 Centro Alte Specialità e Trapianti.
Finalità di tale programma è quello di raggiungere un aumento della sopravvivenza a breve termine (ROSC) dei pazienti in Arresto Cardio Circolatorio, e un miglioramento dell’outcome a medio (dimissione dall’ospedale) e lungo termine (sopravvivenza a un anno e a 5 anni), per mezzo dell’incremento del numero dei DAE disponibili sul territorio regionale.
Nel caso di arresto cardiaco secondario a aritmie cardiache maligne, infatti, quali la fibrillazione ventricolare (FV) o tachicardia ventricolare (TV) senza polso, la defibrillazione elettrica rappresenta l’elemento terapeutico indispensabile per interrompere l’aritmia.
Infatti, per ogni minuto trascorso dall’esordio della FV/TV e la prima defibrillazione, la sopravvivenza si riduce del 7–10% in assenza di manovre di rianimazione.
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