“Dobbiamo comprendere che tutto il mondo ci sta guardando. Dobbiamo convergere sulle idee e dobbiamo tenere presente che l’Italia ha anche un Sud”.
Così Ilaria Capua, ai microfoni di La 7, ha descritto il mondo in cui l’Italia dovrebbe vivere questa fase emergenziale.
La virologa di fama internazionale che, da tempo, lavora in America era stata la prima a delineare la situazione che si sarebbe venuta a creare dopo i primissimi casi verificatisi in Lombardia.
Ilaria Capua aveva previsto tutto
La sua era stata una previsione azzeccata anche riguardo alle caratteristiche del virus. Lo aveva descritto come un qualcosa che non sarebbe stato pericolosissimo in termini di letalità, ma che correva il rischio di mettere a dura prova i sistemi sanitari e la loro ricettività.
Oggi è il Nord del Paese ad avere subito il maggior numero di contagiati e malati con complicazioni. Non senza difficoltà, alcuni tra i migliori sistemi sanitari a livello internazionale (Veneto e Lombardia) stanno tenendo botta con un qualcosa senza precedenti.
Coronavirus: rischio di propagazione al Sud
C’è apprensione rispetto al fatto che il virus possa propagarsi nel Mezzogiorno o comunque espandersi a macchia d’olio nel resto del Paese. L’avvertimento di Ilaria Capua suona come un invito a non farsi cogliere impreparati.
“Quello – sottolinea – che è successo nel Nord deve servire per informare gli ospedali del Sud. Bisogna prepararsi, perché ogni giorno che perdiamo è un giorno in cui bruciamo milioni”.
La stessa virologa aveva invitato le aziende ad organizzarsi con il telelavoro molto tempo prima che le stesse si attrezzassero in tal senso come avvenuto adesso.