Sui casi di apparente recidiva c’è una seconda ipotesi: “Le evidenze che abbiamo non danno indicazione che si tratti di una re-infezione, bensì di una persistenza del virus”
Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 2736 nuovi casi di covid-19 in 47 Paesi. Lo ha riferito l’Oms nel consueto briefing con la stampa a Ginevra. “Vi sono ora un totale di 98.023 casi segnalati a livello globale e 3.380 decessi. Siamo sul punto di raggiungere i 100.000 casi confermati”, ha detto il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus . “Nessun segnale che sparirà in estate” “Non c’e’ al momento alcun segnale che ci dica che in estate il coronavirus sparira’ come una normale influenza”. Lo ha detto il dottor Mike Ryan dell’Oms. “Recidive? No, persistenza del virus” “Le evidenze che abbiamo non danno indicazione che si tratti di una re-infezione, bensì di una persistenza del virus”. Lo evidenzia Maria Van Kerkhove, responsabile tecnico per il coronavirus dell’unità malattie emergenti dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), nel corso della conferenza stampa odierna da Ginevra sul coronavirus, parlando di alcuni casi in cui una persone è sembrata infettarsi due volte. Per dimissioni due test negativi a distanza di 24 ore Secondo l’esperta bisogna anche guardare ai “criteri per le dimissioni di un paziente, che noi fissiamo in due test negativi a 24 ore di distanza l’uno dell’altro. Alcuni di questi casi in Cina hanno mostrato una positività dopo un primo test negativo. Ma dimissioni precoci in questa situazione possono capitare”. Nessuna carenza di medicinali “Anche se la Cina è un grande produttore di farmaci e ingredienti attivi, non abbiamo rilevato carenze di medicinali, perché le aziende hanno a disposizione altre fonti di approvvigionamento”. A ribadirlo il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus.