«Come dice l’Oms bisogna fare tamponi, tamponi e tamponi». Lo hanno ribadito oggi i medici della delegazione cinese che sta visitando gli ospedali del Veneto, in collegamento Facebook dall’Azienda ospedaliera di Padova.
«Nella fase iniziale dell’emergenza – hanno ricordato – avevamo qualche lacuna sui tamponi, poi quando li abbiamo ricevuti ne abbiamo fatti tantissimi, più di 100 mila al giorno, un numero superiore sia ai casi di contagio che ai casi sospetti».
Sui contagi «le ipotesi sono due: se sono cresciuti perchè prima mancavano i tamponi e ora se ne fanno di più, a un certo punto la crescita si fermerà; se sono cresciuti perchè la fonte del contagio non viene controllata e isolata, questo potrebbe creare grossi problemi».
Infine, la delegazione ha ipotizzato che «forse questa è una fase di pre-incubazione, che è una fase molto critica. Tra due settimane potremmo vedere i risultati, intanto dobbiamo analizzare tutti i pazienti per risalire alla fonte del contagio e ai canali di trasmissione, così potremo capire se tra due settimane le risorse in possesso saranno sufficienti – hanno concluso – ad affrontare la situazione».